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Attualità

“Tadeus”: i risultati del forum Ue
per condividere le strategie fiscali

Un progetto teso a migliorare la cooperazione, sostenere la parità di condizioni “tributarie” nel mercato interno e conferire autorevolezza all’Unione nella più ampia dimensione transfrontaliera

Rappresentanti amministrazioni fiscali Ue

Helsinki: cala il sipario sulla prima riunione plenaria del nuovo gruppo Tadeus (Tax Administration EU Summit), che ha visto riuniti, il 17 e il 18 settembre, i capi delle amministrazioni fiscali degli Stati membri Ue e i rappresentanti della direzione generale responsabile della politica comunitaria in materia di fiscalità e dogane (Dg Taxud), con l’intento di costruire un approccio efficace e condiviso ed esplorare soluzioni cooperative rispetto a problematiche comuni, anche per contribuire allo sviluppo di un processo di coordinamento a livello strategico nei consessi internazionali. In rappresentanza dell’Agenzia delle entrate sono intervenuti il vice direttore e capo divisione Contribuenti, Paolo Valerio Barbantini, e la responsabile del settore Internazionale, Francesca Vitale.
 
Tadeus: cos’è e perché nasce
Circa un anno e mezzo fa, precisamente nell’aprile 2018, i ministri economici dell’Unione europea hanno deciso che era arrivato il momento di avviare discussioni sulla promozione di una cooperazione a trecentosessanta gradi tra le amministrazioni fiscali dei Paesi membri.
Dagli intenti, nello stesso anno, sia nel corso della riunione di Salonicco, nel giugno 2018, sia durante il G28 di Vienna, tenutosi nel successivo mese di settembre, i capi delle amministrazioni tributarie della Ue e la Commissione hanno dato vita a Tadeus (TAX Administration EU Summit): un forum permanente finalizzato a mettere insieme le esperienze collaborative già sperimentate in specifici ambiti del settore fiscale e costruire un approccio sempre più vicino a una cooperazione “totale”, sia nel campo delle imposte armonizzate, come l’Iva, sia in quello delle imposte dirette.
Si tratta, in sostanza, di un piano destinato allo sviluppo di un processo di coordinamento a lungo termine a livello strategico tra le amministrazioni fiscali dell’Unione europea, a dimostrazione di una volontà di costruire progetti comuni e, una volta realizzato, condurrà a una maggiore trasparenza e fiducia nelle istituzioni comunitarie. Allo stesso modo, i rappresentanti delle amministrazioni si sforzeranno di elaborare ulteriori strumenti per migliorare la cooperazione e, in definitiva, sostenere la parità di condizioni “tributarie” nel mercato interno e conferire autorevolezza all’Ue nella più ampia dimensione transfrontaliera.
 
L’immediato futuro
I partecipanti alla prima riunione plenaria di Helsinki, nel riconoscere l’importanza della sfida che si accingono ad affrontare, hanno deciso innanzitutto di puntare sulla digitalizzazione delle autorità fiscali; generare fiducia e migliorare il livello di conformità tributaria fornendo certezza del diritto e gestendo il rischio di conformità; attuare con puntualità la legislazione dell’Ue; gestire al meglio i sistemi informatici (It), le competenze umane e le altre risorse limitate; migliorare le prestazioni operative e le relazioni; facilitare posizioni coordinate tra le amministrazioni fiscali nazionali nei consessi internazionali.
 
Inoltre, nel corso della riunione di Tadeus, i rappresentanti delle amministrazioni fiscali degli Stati membri Ue, hanno sottolineato quanto di buono si è avviato nel recente passato, soprattutto in un’ottica di condivisione e cooperazione tra gli Stati. Qui l’occhio si è posato sulle varie attività del programma Fiscalis, che hanno indiscutibilmente apportato valore aggiunto ai processi di amministrazione fiscale quotidiana condivisa; ma anche sui progressi dei primi progetti Tadeus avviati nel 2018 e, in particolare, “Digital and data”, progetto coordinato dalla Finlandia e focalizzato sul ruolo delle piattaforme digitali nell’ambito della cosiddetta sharing and gig economy, “Garantire l’adempimento attraverso l’incremento della fiducia nei rapporti fisco-contribuente”, progetto coordinato dalla Svezia, e “Modelli innovativi nella gestione delle risorse umane”, promosso dalla Grecia). I progetti sono ben avviati e produrranno risultati che potrebbero essere presto utilizzati nelle amministrazioni fiscali Ue.
 
Il prossimo futuro
Poiché l’e-commerce continua a crescere, le amministrazioni fiscali si sono impegnate a lavorare al meglio per liberare le risorse necessarie a implementare le modifiche o gli adattamenti ai sistemi It fiscali e doganali necessari per una corretta attuazione del pacchetto europeo Iva e-commerce. Insieme alle autorità doganali, saranno poi predisposte specifiche campagne di comunicazione per informare le imprese sulle nuove regole e gli obblighi che le modifiche del 2021 comporteranno. Naturalmente, in tale ambito la Commissione sosterrà gli Stati membri per lo sviluppo tempestivo sia del Mini one stop shop (Moss) in versione estesa sia dell’Import one stop shop (Ioss).
Per quanto riguarda, invece, la cooperazione amministrativa nel settore delle imposte dirette, i partecipanti al forum di Helsinki hanno deciso di dedicare una quota crescente di risorse per traghettare la collaborazione verso il suo pieno potenziale. Inoltre, hanno anche fatto il punto sul funzionamento di Eurofisc (il sistema che consente lo scambio immediato di informazioni per contrastare le frodi Iva), concordando di fissare alcuni obiettivi migliorativi a breve e medio termine. A più lungo termine hanno previsto, invece, di espandere il campo d’azione di Eurofisc per indirizzarlo sulle imposte dirette e sulla riscossione, per migliorarne la governance.
 
Infine, i partecipanti hanno osservato che le modifiche legislative e il livello di cooperazione amministrativa che vogliono raggiungere nei prossimi anni richiederanno nuovi sviluppi It e investimenti nei rispettivi sistemi elettronici trans-europei. Al contempo, nello stesso ambito, hanno previsto l’allineamento dello sviluppo dei sistemi It comuni o interoperabili e l’istituzione di un processo di coordinamento basato sul consenso, sotto forma di un piano pluriennale, sotto la supervisione di Tadeus.
 
Detto ciò, i rappresentanti delle amministrazioni fiscali dei Paesi Ue hanno concordato di aggiornare l’agenda comune Tadeus e avviare la realizzazione di un nuovo progetto nel campo del monitoraggio della cooperazione amministrativa, evidenziando come il rafforzamento e l'approfondimento di una linea cooperativa non solo recheranno benefici operativi per ciascuna Amministrazione fiscale, ma aumenteranno anche l'equità fiscale nel mercato interno.

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