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Attualità

Tasse su cibi e bevande a tutela della salute

Dalla Francia all’Alabama in arrivo nuove misure fiscali per combattere l’obesità e gli stili alimentari impropri

L’obiettivo è tassare le bevande dannose, gli snack e le merendine. A sostenere questa nuova forma di imposizione fiscale sono le autorità preposte alla tutela della salute. FiscoOggi traccia un profilo dei provvedimenti di alcuni Stati europei e non.  Con il termine “dieta” i nutrizionisti intendono indicare un particolare regime alimentare che si segue per ragioni mediche. Nel linguaggio comune, invece, la dieta, sembra aver assunto il significato unico di “dimagrimento”. Accanto alle svariate tipologie di diete (quella a punti, assoluta, dissociata, idrica, lattea, liquida, mediterranea, crudista, macrobiotica, vegetariana e via dicendo), ora, potrebbe affacciarsi sul mercato anche quella “fiscale”.

In Francia, Spagna e Gran Bretagna campagna contro gli stili di vita errati
Sembra questo, infatti, l’obiettivo del governo francese per indurre i cittadini d’Oltralpe a recuperare una migliore forma fisica: tassare bevande, ritenute, dannose per il corpo come quelle gassate o cibi come gli snack o le merendine. Così un dettagliato Rapporto elaborato dagli Ispettorati generale degli Affari sociali e delle Finanze, per arginare il crescente problema connesso all’obesità, raccomanda l’aumento della tassazione sugli alimenti ritenuti troppo grassi, eccessivamente dolci o smisuratamente salati. L’ipotesi più plausibile dovrebbe essere quella di aumentare l’attuale aliquota dell’Iva sui prodotti ritenuti insani da 5,5 per cento alla soglia di 19,6. Il governo, tuttavia, tenuto conto che a far uso del cd. “cibo spazzatura” sono, generalmente, le fasce di popolazione meno abbienti (già colpite dall’aumento dell’inflazione) non dovrebbe introdurre le nuove misure nella legge Finanziaria per il 2008-2009. L’aumento della tassazione potrebbe, comunque, coinvolgere anche l’imposta sulle accise per l’alcool, ritenuto causa di malattie tumorali. La Spagna è arrivata a vietare gli spot pubblicitari per gli hamburger maxi mentre il Regno Unito ha proposto una sanzione sugli stili di vita ritenuti errati. I cardiologi italiani, invece, hanno provocatoriamente suggerito un maxiticket sugli obesi e fumatori.

In Italia campagna informativa e collaborazione con i medici di base 
Diversa strada intende percorrere il governo Italiano. Per voce del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, l’obiettivo che l’esecutivo si propone di perseguire è quello di una campagna informativa che punti sulla collaborazione dei medici di famiglia, che devono non solo guardare alle patologie ma prendersi carico della persona.

Il resto del mondo: Usa e Nuovo Messico
Anche nel resto degli altri Paesi, a ben vedere, le proposte di fiscalità nutrizionista/salutista non sono mancate. Negli Stati Uniti d’America, patria mondiale dell’obesità, in realtà, già l’American Medical Association aveva proposto, in occasione del suo congresso annuale, l’introduzione di una tassa sulle bevande analcoliche a base di zucchero. I proventi derivanti dall’aumento della tassazione sulle bibite gassate avrebbero dovuto essere impiegati per una campagna pubblicitaria volta alla educazione alla salute. Alcuni Stati e diverse città americane, in effetti, hanno introdotto la cd. coca/pepsi-cola tax, e cioè una tassa che grava sul consumo di bevande zuccherate o di cibo preconfezionato. Nello Stato dell’Alabama, intanto, si è passati dalla tavola ai fatti. L’istituto previdenziale americano ha fissato al 2012 il termine ultimo per gli impiegati pubblici sovrappeso che intendano esimersi dal pagamento della sovratassa mensile sull’obesità. Questi, quindi, dovranno ritrovare la forma smagliante (perduta) perché in caso contrario saranno tenuti a pagare una somma pari a 25 dollari per sostenere l’assicurazione sulle malattie, che, di contro, è totalmente gratuita per i soggetti non obesi. Nel dettaglio, i dipendenti potranno rivolgersi in modo gratuito a un medico (pubblico) ovvero sceglierne uno privato (a pagamento) a patto che rientrino nella giusta “forma” entro il tempo stabilito. Se i lavoratori, sottoposti al controllo sanitario, mostreranno i miglioramenti richiesti (causati a problemi legati al colesterolo, alla glicemia o al peso eccessivo) non verrà loro addebitato alcunché; al contrario, dal gennaio 2011 sarà loro imposta la citata tassa. Nel Nuovo Messico un parlamentare, con l’obiettivo di sovvenzionare programmi educativi contro l’obesità (dei minori) e intensificare l’educazione fisica, ha avanzato la proposta di tassare alcuni beni materiali. In particolare, la legge, denominata “leave no child inside”, mira ad aumentare la tassazione degli acquisti di nuove tv, di videogames e console, strettamente connesse alle abitudini videoludiche.

Incoraggiare le aziende produttrici
La proposta francese, tuttavia, (lungi dalla volontà di introdurre un’ennesima tassa) potrebbe avere un indiretto nobile risvolto, e cioè incoraggiare i fabbricanti dei cibi dannosi (che si vedrebbero ridurre, a causa della maggiore tassazione, le vendite dei prodotti incriminati) a realizzare cibi più sani che dovrebbero, però, essere messi sul mercato esentasse.
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