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Attualità

Tasse e Vip, come due separati in casa

L'eterno balletto delle residenze. Fra chi sceglie di "far pace" e chi continua a sostenere di vivere all'estero

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Flash luminosi e palcoscenici stracolmi di luci e di bagliori da un lato, e le ombre del Fisco e i chiaroscuri delle dichiarazioni dei redditi dall'altro. Così si potrebbe riassumere la querelle oramai antica, si pensi che Charlie Chaplin già conosceva bene la quiete fiscale elvetica, che vede confrontarsi i vip con le tasse. A questo riguardo anche le cronache italiane non fanno sconti. Nel '99, per esempio, l'Agenzia delle Entrate ridisegnò i conti a Luciano Pavarotti che, dopo aver duellato con il Fisco, decise di versare all'erario 25 miliardi di vecchie lire rinunciando alla residenza nel Principato di Monaco. Ma la seduzione esercitata sui vip italiani dalla rocca dei Ranieri non si esaurisce con il caso di Big Luciano. Infatti, tra i protagonisti dell'esodo italiano verso Montecarlo compare anche il nome del ciclista Mario Cipollini, che avrebbe dribblato il Fisco dimenticando di versare le imposte dovute dal 2000 al 2004 per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro, in quanto residente nei confini del Principato, dove Cipollini fin dal 1995 ha trasferito la propria residenza. Peraltro, in questo caso ulteriori accertamenti in tema di imposte e tasse sono stati avviati anche in riferimento agli anni precedenti al 2000 che vanno dal '95 al 1999, mentre al momento la saga di SuperMario si chiude con un elenco di beni, incluse coppe e biciclette, che le Entrate hanno provveduto a pignorare per ricondurre e assicurare alla collettività almeno una parte del dovuto. Non si sa mai.

Gli irriducibili - Ma la lista dei nomi si allunga, dato che oltre a Pavarotti e a Cipollini meriterebbero una menzione speciale anche i motociclisti Max Biaggi e Loris Capirossi che, a differenza di Big Luciano, non danno segni di cedimento e di rinuncia al loro credo monegasco, continuando imperterriti a sostenere di vivere la quotidianità del Principato.

Pace fatta con il Fisco - Un folto gruppo però, a differenza degli irriducibili, ha scelto di seguire la strada vergata da Pavarotti scegliendo di venire a patti con il Fisco. Tra questi, per esempio, Andrea Bocelli che, utilizzando il condono di Tremonti del 2003, ha deciso di far ritorno a casa, in Italia, ponendo fine al contenzioso. Ad accomiatarsi dagli orizzonti colorati del Principato e ad optare per le cartoline ha provveduto anche Katia Ricciarelli, i cui rapporti con il Fisco si sono definitivamente rinsaldati. Anche Alberto Tomba, dopo essersi cimentato in anni di slalom tra imposte e tasse, ha risolto i suoi dilemmi fiscali versando all'erario 10 miliardi di vecchie lire, mediando rispetto ad una frode fiscale il cui confine era di circa 23 miliardi, sempre contabilizzati nel conio passato, dei quali però malauguratamente soltanto 2,5 risultavano posti in risalto nelle diverse dichiarazioni dei redditi presentate nel corso degli anni. Una dimenticanza indotta dalla scelta sbagliata degli sci oppure da inattese gibbosità della pista, o ancora, da un eccesso di ghiaccio sul bordo? Chissà.

Vip e Tasse, una storia senza frontiere - Ma una cosa è certa, l'incompatibilità tra tasse e vip non interessa soltanto il Bel Paese. E' sufficiente osservare quanto avviene in altri Paesi per averne la certezza. In Germania, per esempio, Boris Becker è stato condannato a due anni di carcere con la condizionale e a 500 mila euro di multa per aver evaso circa 1,7 milioni di euro tra il '91 e il '93, sostenendo anche in questo caso una residenza monegasca. Affermazione che il Fisco tedesco a rispedito al mittente con l'aggiunta di una sostanziosa richiesta di pagamento. Più sfortunata la campionessa Steffi Graf che, per porre fine alla vertenza con il Fisco di Berlino, ha dovuto versare un'ammenda ancor più abbondante. E chiudiamo con Niki Lauda che, pur abituato a velocità improbabili, non è riuscito a tagliare il traguardo prima che lo facesse il Fisco tedesco.

E ora la lista si allunga con Valentino Rossi che, secondo quanto riportato oggi da numerose agenzie di stampa, avrebbe nascosto al Fisco un vero e proprio tesoretto, anzi, un tesoro di circa 60 milioni di euro. E il dubbio che si ripropone e il solito: il campione accetterà la bandiera a scacchi sventolata dall'agenzia delle Entrate che pone fine alla corsa dell'evasione o entrerà a far parte del club degli irriducibili?


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