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Attualità

Variazioni particelle colturali 2013.
Aggiornata la banca dati catastale

Nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre pubblicato il comunicato dell’Agenzia delle Entrate con l’elenco dei comuni per i quali è stata completata l’operazione di revisione

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È disponibile l’elenco dei Comuni per i quali è stata completata l’operazione di aggiornamento della banca dati catastale. Nella Gazzetta Ufficiale di lunedì 30 dicembre è stato, infatti, pubblicato il comunicato dell’Agenzia delle Entrate, che riporta la lista, suddivisa per province, di tutti i comuni interessati da variazioni colturali nell’anno 2013.
 
Le modifiche sono state effettuate a partire dagli elenchi che l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha predisposto in base alle dichiarazioni dei contribuenti titolari delle singole particelle catastali.
Dall’1 gennaio 2007, infatti, le dichiarazioni relative all'uso del suolo sulle singole particelle catastali, rese dai soggetti interessati per il riconoscimento dell'erogazione dei contributi agricoli, devono contenere anche gli elementi per consentire l'aggiornamento del Catasto (compresi quelli relativi ai fabbricati inclusi nell'azienda agricola), per cui tali documenti sostituiscono la comunicazione di variazione colturale che il cittadino deve rendere al Fisco. È poi l’Agea a comunicare all’Agenzia delle Entrate le informazioni acquisite, in modo da permettere la modifica nella banca dati catastale.
 
Gli elenchi dei comuni coinvolti possono essere consultati durante i 60 giorni successivi alla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, negli uffici provinciali – Territorio e presso i municipi interessati. Inoltre, sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione Cosa devi fare > Aggiornare dati catastali e ipotecari > Variazioni colturali, è possibile controllare le particelle catastali variate, indicando semplicemente gli identificativi catastali (provincia, comune catastale, sezione, foglio e particella). In questo modo, si avranno a disposizione le informazioni relative alla qualità catastale, alla classe, alla superficie, ai redditi (dominicale e agrario) e all’eventuale simbolo di deduzione.
 
Se il contribuente riscontrasse incoerenze nell’attribuzione delle qualità di coltura, potrà presentare una richiesta di rettifica in autotutela, compilando l’apposito modello e inoltrandolo all’ufficio provinciale - Territorio dell’Agenzia delle Entrate di competenza.
Se, invece, si vuole contestare la variazione dei redditi, è possibile presentare ricorso alla Commissione tributaria provinciale competente entro 120 giorni dalla data di pubblicazione del comunicato sulla Gazzetta Ufficiale.

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