- le attività e le passività emergenti dai contratti di leasing non sono registrate nei bilanci dei locatari, con una conseguente sottostima degli indicatori di indebitamento, bypassabili solo con aggiustamenti dei dati contabili, comunque arbitrari o basati su stime
- contratti simili trovano trattamento contabile differente (a seconda della qualificazione del leasing in operativo o finanziario), con bilanci difficilmente comparabili e fortemente esposti alle tentazioni del management di strutturare le operazioni in modo da raggiungere il risultato contabile desiderato.
Volata finale per il nuovo leasing.Addio a finanziario e operativo
L’approccio innovativo, finalizzato a bilanci più significativi, è basato sul modello dei diritti di utilizzo

La sostituzione dello Ias 17 è a due terzi del cammino. Iasb e Fasb (Europa – e non solo – e Stati Uniti) hanno pubblicato il 17 agosto l’exposure draft sulla contabilizzazione delle operazioni di leasing. Un documento, aperto ai commenti fino al prossimo 15 dicembre, che sfocerà nel nuovo standard presumibilmente entro la metà del 2011. A quel punto, l’operatività sarà legata al “quando” arriverà l’endorsement dell’Efrag, indispensabile per l’adozione del principio contabile da parte dell’Unione europea.
Il perché del cambiamento
Nel 2008 “viaggiavano” 640 miliardi di dollari di beni in leasing (fonte “World Leasing Yearbook 2010”), una buona parte dei quali non trovava espressione nello stato patrimoniale degli utilizzatori. Questo per la, oramai arcinota, doppia strada da seguire per la contabilizzazione delle operazioni di leasing, con quello qualificato come operativo che non determina l’iscrizione del bene nel bilancio del locatario.
Il dato di fatto rappresentava (e rappresenta ancora oggi) un vero e proprio “bug” nel sistema Ias/Ifrs, la cui filosofia di fondo è “l’investitore è l’utilizzatore principe del bilancio e a lui devo fornire tutte le informazioni necessarie per metterlo in grado di operare le sue scelte”. Un paradigma che va a scontrarsi con una realtà in cui la qualità della informazione è carente, dal momento che: