Se Ventimiglia spicca come l'unico comune del Nord, grande assente al Sud è la città di Foggia, che pur essendo stata segnalata dalla Regione Puglia, non è stata selezionata a favore di Taranto, Lecce e Andria. Per ogni Regione, infatti, è stabilito a tre il limite massimo di Comuni che potranno godere di incentivi e agevolazioni fiscali e previdenziali.
La selezione, effettuata dal gruppo tecnico del ministero dello Sviluppo economico, si è svolta sia attraverso la verifica della rispondenza dei progetti presentati a quanto definito dalla normativa di riferimento, che sull'analisi delle strategie di sviluppo articolate per raggiungere un miglioramento del disagio socio-economico di tali aree. In particolare, i parametri di valutazione hanno riguardato in prima istanza la completezza e consistenza delle 11 relazioni tecniche regionali, seguita dal controllo sui valori e sulla misurazione dell'indice di disagio socioeconomico (Ids), l'ammissibilità delle 63 amministrazioni comunali candidate e delle 64 Zfu proposte, il controllo sulla contiguità territoriale delle aree proposte come Zfu, l'analisi dei criteri e delle valutazioni alla base delle indicazioni di priorità contenute nelle relazioni tecniche regionali.
Ai primi posti della lista si trovano le città con il maggior indice di disagio socio-economico, che si sono rivelate Catania, Torre Annunziata, Napoli, Taranto, Cagliari, Gela e Mondragone, mentre al diciassettesimo e diciottesimo posto troviamo Velletri e Sora.
Le Zfu, in prima battuta, dovevano essere infatti diciotto, ma il ministero presenterà al Cipe - che ha il compito di dare l'ok per l'ammissione al finanziamento - la richiesta di estensione per altre quattro città: Pescara, Ventimiglia, Massa Carrara e Matera.
LE ZFU INDIVIDUATE DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO | |
Zone | Regioni |
Catania, Gela, Erice | Sicilia |
Crotone, Rossano, Lametia T. | Calabria |
Matera | Basilicata |
Taranto, Lecce, Andria | Puglia |
Napoli, Torre Annunziata, Mondragone | Campania |
Campobasso | Molise |
Cagliari, Quartu S.E., Iglesias | Sardegna |
Velletri, Sora | Lazio |
Pescara | Abruzzo |
Massa Carrara | Toscana |
Ventimiglia | Liguria |
Le zone franche urbane partiranno per adesso in via sperimentale e i fondi stanziati per il 2009, a favore di questo regime speciale per le microimprese, ammontano a 50 milioni di euro che potrebbero essere erogati entro la prossima primavera. Non si esclude comunque che i fondi non sfruttati previsti per il 2008 potrebbero essere recuperati.
L'introduzione delle Zfu favorirà lo sviluppo di piccole e micro imprese - non riguarderà infatti settori come quello automobilistico, navale, tessile su larga scala, siderurgico e del trasposto su strada - permettendo, a chi aprirà una nuova attività nell'area, di usufruire per i primi cinque anni di agevolazioni sia fiscali che previdenziali.
In particolare, chi aprirà una nuova attività economica nelle zone franche urbane avrà diritto all'esenzione totale dalle imposte sui redditi per i primi cinque anni d'imposta, dal sesto al decimo anno a un'esenzione del 60%, per l'undicesimo e dodicesimo anno del 40% e del 20% per i successivi due anni. L'esenzione riguarderà anche l'Irap per i primi cinque periodi d'imposta, fino al raggiungimento della somma di 300mila euro del valore della produzione netta per ciascun anno. Anche per l'Ici l'esenzione è per i primi cinque anni e riguarderà gli immobili situati nella Zfu di proprietà dell'impresa e utilizzati per l'esercizio della nuova attività. Dal punto di vista previdenziale, l'esonero segue gli stessi criteri delle imposte sui redditi e si applicherà ai contratti a tempo indeterminato e a quelli a tempo determinato di durata come minimo annuale. Inoltre, almeno il 30% dei lavoratori deve risiedere nel Sistema locale di lavoro in cui è situata la Zfu.