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Avviso ai litiganti

La buona fede del contribuente
dribbla la sanzione e non l’imposta

La tutela del legittimo affidamento del cittadino, così come disciplinata dall’articolo 10 della legge 2012, esplica i suoi effetti solo su penalità e interessi

disegno di angioletto
SINTESI: Come già più volte chiarito dalla Suprema Corte, gli atti dell’amministrazione finanziaria e segnatamente le circolari “non costituiscono fonte di diritti ed obblighi, per cui, qualora il contribuente si sia conformato ad un’interpretazione erronea fornita dall’amministrazione, è esclusa soltanto l’irrogazione delle relative sanzioni, in base al principio di tutela dell’affidamento, come ora espressamente sancito dalla Legge n. 212 del 2000, articolo 10, comma 2, (c.d. Statuto del contribuente), senza alcun esonero dall’adempimento dell’obbligazione tributaria, secondo le modalità stabilite dalla legge che la disciplina” (cfr. Cass. 16692/2013; 3757/2012; 21070/2011).
 
Sentenza n. 20710 dell’1 ottobre 2014 (udienza 24 giugno 2014)
Cassazione civile, sezione V - Pres. Bielli Stefano - Est. Marulli Marco
Articolo 10, comma 2, della legge n. 212 del 2000 – Errori del contribuente a seguito di un’interpretazione erronea fornita dall’amministrazione finanziaria – Esclusione dell’applicazione delle sanzioni, ma non dell’obbligazione tributaria
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