SINTESI: In tema di IVA, per verificare se una determinata operazione attiva rientri, o meno, nell’attività propria di una società, ai fini dell’inclusione nel calcolo della percentuale detraibile in relazione al compimento di operazioni esenti (cd. “pro rata”), occorre considerare l’attività in concreto svolta in modo prevalente dall’impresa, assumendo a tal fine rilevanza l’esistenza di una contabilità distinta e la misura ingente dell’ammontare dei ricavi derivanti dall’una, rispetto a quelli provenienti dall’altra attività (cfr. Cass. n. 8813 del 2019 e Cass. n. 24708 del 2020).
Sentenza n. 25116 del 23 agosto 2023 (udienza 9 maggio 2023)
Cassazione civile, sezione V – Pres. Virgilio Biagio
IVA – Calcolo percentuale detraibile per il cd. “pro rata” – Occorre considerare l’attività in concreto svolta in modo prevalente dall’impresa
Iva, calcolo del pro-rata
a “prova” di attività prevalente
Per escludere detrazioni non spettanti è bene tenere contabilità distinte, che consentano di individuare i ricavi relativi alle operazioni agevolabili
