SINTESI: In tema di imposte dirette, non sono deducibili dal reddito i costi sostenuti da una società per ingaggiare personale collocato nelle liste di mobilità da altre società del gruppo, fruendo di indebite agevolazioni contributive ai danni dell’Inps, perché direttamente connessi al reato di truffa nei confronti dell’ente. In presenza di una notizia di reato, dunque, il giudice di merito, per riconoscere la deducibilità dei costi in esame, deve indagare se l’acquisizione di fattori produttivi (costo della manodopera) funzionali allo svolgimento dell’attività lecita d’impresa, siano o meno in un rapporto di strumentalità con la commissione del reato.
Ordinanza n. 26707 del 18 settembre 2023 (udienza 28 aprile 2023)
Cassazione civile, sezione V –Pres. Cataldi Michele
Imposte dirette – I costi sostenuti da una società per ingaggiare personale collocato nelle liste di mobilità da altre società del gruppo fruendo di indebite agevolazioni contributive ai danni dell’Inps non sono deducibili – Sono direttamente connessi al reato di truffa nei confronti dell’ente
Niente deducibilità per i costi
connessi con la truffa all’Inps
In caso di reato, il giudice deve indagare per verificare se le spese recuperate dal contribuente sono funzionali all’attività lecita dell’impresa
