SINTESI: L’Amministrazione finanziaria può determinare il reddito del contribuente in via induttiva, pur in presenza di contabilità formalmente regolare, ove quest’ultima sia intrinsecamente inattendibile per l’antieconomicità del comportamento del contribuente, che può desumersi anche da un unico elemento presuntivo, posto che l’inesistenza di passività dichiarate o le false indicazioni contenute nella dichiarazione possono essere desunte anche sulla base di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti, senza necessità che l’Ufficio fornisca prove “certe”.
Ordinanza n. 25362 dell’11 novembre 2020 (udienza 9 luglio 2020)
Cassazione civile, sezione V – Pres. Bisogni Giacinto – Est. Corradini Grazia
Determinazione del reddito in via induttiva – L’inesistenza di passività o le false indicazioni possono desumersi sulla base di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti, senza che l’Ufficio debba fornire prove “certe”
Passività inesistenti sufficienti
alla ricostruzione induttiva
Corretta la rettifica del Fisco basata su presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti, senza necessità di prove “certe”
