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Avviso ai litiganti

Senza imponibile proprio, al 33%
i redditi della controllata estera

In tal caso, al soggetto residente, non può essere applicata l’aliquota del 27% perché manca il valore sui cui calcolare il minimo imponibile

immagine generica illustrativa

SINTESI: Nel caso di soggetto residente controllante privo d’imponibile proprio, i redditi della controllata estera, in applicazione della “CFC rule”, vengono trattati come redditi della controllante ed assoggettati alla aliquota del 33 per cento, non potendo essere applicata la diversa aliquota del 27 per cento, prevista dall’art. 167 del DPR n. 917 del 1986 ove l’ente controllante privo di redditi sia di fatto sprovvisto di una sua aliquota media, della quale tale misura rappresenta la soglia minima (cfr. Cass. n. 5154 del 2017).

Sentenza n. 2220 del 2 febbraio 2021 (udienza 3 novembre 2020)
Cassazione civile, sezione V – Pres. Sorrentino Federico – Est. D’Angiolella Rosita
Soggetto residente controllante privo d’imponibile proprio – I redditi della società controllata estera sono considerati redditi della controllante assoggettati all’aliquota del 33 per cento, non del 27 per cento

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