Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Avviso ai litiganti

Troppi dubbi sui ricavi dichiarati:
bene la ricostruzione del reddito

Spetta al contribuente dimostrare la correttezza delle proprie dichiarazioni per smentire le conclusioni del Fisco

dubbi

SINTESI: L’Amministrazione finanziaria, in presenza di contabilità formalmente regolare ma intrinsecamente inattendibile per l’antieconomicità del comportamento del contribuente, può desumere in via induttiva, ai sensi dell’art. 39, comma 1, lett. d), del DPR n. 600 del 1973, e dell’art. 54, commi 2 e 3, del DPR n. 633 del 1972, sulla base di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti, il reddito del contribuente utilizzando le incongruenze tra i ricavi, i compensi ed i corrispettivi dichiarati e quelli desumibili dalle condizioni di esercizio della specifica attività svolta, incombendo su quest’ultimo l’onere di fornire la prova contraria e dimostrare la correttezza delle proprie dichiarazioni (cfr., ex multis, Cass. n. 25217/2018).

Sentenza n. 8342 del 29 aprile 2020 (udienza 17 gennaio 2020)
Cassazione civile, sezione V – Pres. Sorrentino Federico – Est. D’Angiolella Rosita
Art. 39, comma 1, lett. d), del DPR n. 600 del 1973, e art. 54, commi 2 e 3, del DPR n. 633 del 1972 – È legittimo l’accertamento induttivo anche in presenza di contabilità formalmente regolare ma intrinsecamente inattendibile – Incombe sul contribuente l’onere di dimostrare la correttezza delle proprie dichiarazioni

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