Nei primi sei mesi dell’anno le compravendite di abitazioni nella provincia di Napoli sono state quasi 7.000, pari a oltre il 50% di quelle effettuate in Campania. È quanto emerge dalla nota territoriale dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi), riguardo al quadro aggiornato di prezzi e volumi di scambio nel capoluogo partenopeo.
Ciò ha significato un aumento del 3,7% sullo stesso periodo dell’anno precedente, numero che va letto tenendo sempre presente che a inizio 2014, a Napoli, come nel resto d’Italia, vi è stata una forte concentrazione di scambi legata all’introduzione di un nuovo e più favorevole regime d’imposta.
Il risultato è in linea col dato medio regionale (+4,1%) e inferiore, a livello provinciale, soltanto a quello ottenuto da Salerno (+6,1%).
Macroaree provinciali |
NTN |
Var % NTN |
Quotazione |
Var % quotazione |
N. indice quotazioni |
Acerra-Pomigliano |
662 |
1,9 |
1176 |
2,6 |
122,1 |
Area Flegrea |
395 |
2,2 |
2.196 |
-0,4 |
143,0 |
Giuglianese |
555 |
-3,4 |
1.258 |
-1,1 |
125,2 |
Napoli Capoluogo |
2.764 |
2,0 |
2.297 |
-1,5 |
117,5 |
Napoli Nord |
543 |
8,9 |
1.208 |
-0,9 |
118,8 |
Nolano |
279 |
-3,8 |
973 |
-0,5 |
117,4 |
Penisola Sorrentina |
285 |
16,2 |
3.158 |
-0,5 |
142,2 |
Vesuviana Costiera |
1.049 |
7,4 |
1.609 |
-0,9 |
114,1 |
Vesuviana Interna |
460 |
12,8 |
1.102 |
-0,2 |
118,6 |
Provincia |
6.990 |
3,7 |
1.784 |
-1,1 |
122,1 |
A movimentare il mercato locale, più che il capoluogo (+2%), sono stati i comuni minori, in particolare quelli della penisola sorrentina (+16,25) e dell’area vesuviana sia interna (+12,8%) che costiera (+7,4%).
Sul fronte delle quotazioni il primato spetta, di nuovo, alla penisola sorrentina, comprendente i due comuni dell’isola di Capri, dove il valore medio al metro quadro, nei primi sei mesi del 2015, è stato di 3.158 euro. Seguono, a una certa distanza, Napoli capoluogo e il comprensorio flegreo, entrambi significativamente al di sopra dei 2.000 euro, a fronte di una media provinciale di poco inferiore ai 1.800 euro a metro quadro.
Rispetto al semestre precedente, le stime sono in calo in tutte le macroaree della provincia e, in particolare, in quella di Acerra Pomigliano (-2,6%). Se il confronto si fa sul 2004 l’incremento più elevato, superiore al 40%, si è avuto proprio nelle due aree a maggiore vocazione turistica: penisola sorrentina e zona flegrea.Passando all’area comunale di Napoli, le transazioni si sono concentrate, come ormai consuetudine, nel semicentro storico e nell’area collinare, per quanto si tratti di aree molto diverse per contesto socioeconomico e per caratteristiche tipologiche degli edifici.
La “zona pregiata” è ovviamente la macroarea con la quotazione maggiore (4.407 €/m2), quasi doppia rispetto alla media comunale(1) (2.766 €/m2), seguita a grande distanza dalla zona collinare (3.424 €/m2). Anche la periferia occidentale e il centro antico fanno segnare quotazioni superiori alla media.
All’opposto, i sobborghi settentrionali e quelli orientali, cioè la fascia da Scampia a San Giovanni, rappresentano le macroaree con i valori più bassi, intorno al 40% rispetto alla media. Anche all’interno del comune le quotazioni scendono, con diminuzione più marcata nelle aree medio-borghesi della zona collinare (Vomero nell’accezione più ampia) e della periferia occidentale (Fuorigrotta). A livello di singola zona Omi, quella in cui si deve spendere di più per comprare casa è risultata la zona C24 di Posillipo (5.275 €/m2).
NOTE:
1) La quotazione media di Napoli a livello comunale differisce da quella di Napoli capoluogo a livello provinciale perché, dopo aver depurato lo stock totale della quota non associabile ad alcuna zona, la media viene calcolata pesando le quotazioni medie di ciascuna zona Omi con lo stock abitativo residenziale ivi presente.