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Immobili

A Roma i prezzi delle abitazioni
scendono, ma il mercato arranca

Il costo medio delle case, nella città eterna, diminuisce ancora: -3,1%, con una valutazione del metro quadro intorno ai 3.200 euro. Ma la forbice, fra centro e periferia è notevole

Roma - panorama

L’Agenzia delle Entrate ha diffuso i dati sul mercato immobiliare della capitale nel primo semestre del 2015, attraverso la Nota territoriale di Roma redatta dall’Ufficio provinciale in collaborazione con l’Osservatorio del mercato immobiliare.
Roma presenta un mercato importante per volume di scambi. Infatti, nella capitale viene registrato quasi il 7% delle transazioni del mercato immobiliare di tutta Italia e ben il 56% delle compravendite del Lazio.

Nei primi sei mesi del 2015, in città, sono state effettuate 13.171 compravendite di abitazioni, con una contrazione del volume pari a -2,9% rispetto al primo semestre dell’anno scorso, in linea con la diminuzione regionale del 2 per cento.

Il prezzo medio per acquistare casa a Roma è di circa 3.200 €/m2, con quotazioni che sono diminuite del 3,1%.
Tutte le macroaree urbane della città registrano prezzi in discesa, partendo da una riduzione accentuata (-5%) nel Centro storico fino al calo minore, che  si registra nell’area  Casilina-Prenestina (-1,1%).

Nella top ten (Figura 1) delle aree urbane più care, si confermano quelle del Centro storico e dell’area “semicentrale Parioli-Flaminio”, dove sono necessari circa 6.000 €/m2, ovvero un prezzo quasi doppio rispetto alla media della città.
All’interno di queste macroaree, le zone più costose sono Sant’Angelo in Campitelli e corso Vittorio (7.800 €/m2), il tridente che comprende Campo Marzio, Colonna, Pigna, Trevi con quotazione media di 7.725 €/m2 e Ludovisi con 7.475 € per metro quadro.

Figura 1: Top ten delle aree di Roma dove le abitazioni sono più care

  Aree urbane Prezzi
I sem 2015
€/m2
Var % Prezzi
I 2015/II 2014

1

Centro Storico

6.123

-5,1

2

Semicentrale Parioli-Flaminio

5.730

-3,5

3

Semicentrale Prati-Trionfale

4.856

-1,7

4

Semicentrale Salaria-Trieste-Nomentana

4.435

-2,2

5

Cassia-Flaminia

3.955

-2,3

6

Semicentrale Aurelia-Gianicolense

3.647

-3,3

7

Semicentrale Appia Tuscolana

3.615

-2,4

8

Eur-Laurentina

3.480

-2,5

9

Semicentrale Ostiense-Navigatori

3.177

-1,9

10

Salaria

3.040

-2,4


Le macroaree con le quotazioni più basse sono le cinque zone al di fuori del grande raccordo anulare (Gra) e l’asse Colombo-Ostiense-Litorale, con una media inferiore a 2.500 € per metro quadro.
Tra queste, le aree più economiche sono Tor Bella Monaca (2.038 €/m2), Torrenova e Cesano (2.000€/m2).
Nella mappa (Figura 2) è possibile vedere, con diverse gradazioni di colore, quanto differisce il prezzo delle case in ciascuna zona rispetto alla media comunale di Roma di 3.200 € per metro quadro.
 

Figura 2: Mappa dei differenziali delle quotazioni I semestre 2015 nelle zone Omi

mappa delle Zone della provincia di Roma

Il volume degli scambi è maggiore nella macroarea fuori del Gra, dove sono state compravendute 1.100 abitazioni nei primi sei mesi dell’anno. Accompagnata dall’area Casilina-Prenestina,con 1.046 rogiti, e dalla Salaria (1.016), seguita dall’asse Colombo-Ostiense-Litorale (985) e dall’Appia-Tuscolana (800).

Calano le compravendite (-2,4%) e i prezzi (-3,2%) anche nell’intera provincia di Roma, dove sono stati registrati quasi 19mila contratti a un prezzo medio di 2.653 €/m2.
In tutte e undici le macroaree, di cui si compone la provincia di Roma, diminuiscono i prezzi delle abitazioni,  in particolare  nell’aera del fiume Aniene (-8.5%).

Si registra un crollo di compravendite nelle macroaree provinciali asse Tiburtina (-13%) e monti della Tolfa (-25,6%).
Ci sono, inoltre, alcune differenze tra le diverse province del Lazio: infatti, Latina vede diminuire maggiormente le compravendite di ben il 6,6% rispetto al primo semestre del 2014, con Frosinone che segue con -3%, mentre rimane stazionario il volume degli scambi nella provincia di Rieti e, addirittura in controtendenza, cresce il mercato immobiliare a Viterbo che fa  segnare +9,4 per cento.
I prezzi diminuiscono in tutte le province, tranne a Rieti e Viterbo che si mantengono sugli stessi valori del primo semestre 2014.

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