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Immobili

Sondaggio sul mercato abitativo:
secondo trimestre a prezzi stabili

È online lo studio della Banca d'Italia che, sulla base delle opinioni degli operatori del settore, analizza gli andamenti di compravendite, quotazioni, canoni e locazioni

immagine con percentuali

I prezzi delle abitazioni in Italia sono sempre più stabili, il margine medio di sconto praticato sulle offerte di acquisto scende, le compravendite finanziate tramite mutui ipotecari continuano a mantenersi su valori molto elevati. È quanto segnalano gli agenti immobiliari che hanno partecipato al "Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia", relativo al secondo trimestre 2018 e realizzato dalla Banca d'Italia, in collaborazione con Tecnoborsa e con l'Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell'Agenzia delle entrate. Lo studio fornisce un'idea della situazione in cui versa il settore italiano del real estate relativamente al settore residenziale.

Il sondaggio sul mercato del mattone in Italia
La rilevazione sul mercato delle abitazioni pubblicata oggi è stata condotta dal 25 giugno al 20 luglio 2018 presso 1.478 agenzie immobiliari. Gli operatori sono stati chiamati a rispondere sulla loro attività nel secondo trimestre dell'anno, in riferimento, tra l'altro, al numero di compravendite delle abitazioni, alle quotazioni, ai prezzi di vendita, ai canoni delle locazioni e ai motivi della cessazione degli incarichi a vendere. Inoltre, è stato chiesto loro un giudizio sulle prospettive percepite relative al trend del mercato immobiliare nel breve e nel medio periodo, sia per il proprio mercato locale di riferimento sia per quello nazionale.

Prezzi stabili
La quota di operatori che segnala una diminuzione dei prezzi di vendita ha continuato a ridursi, passando dal 25,4% al 19,5%. Tre agenti immobiliari su quattro, quindi, segnalano una situazione di sostanziale stabilità (76,6%). Rispetto alle richieste iniziali avanzate dai venditori, il margine medio di sconto è diminuito di un punto percentuale, attestandosi al 9,9%, percentuale più accentuata soprattutto nelle aree urbane. In leggero aumento, invece, i tempi medi di vendita di un'abitazione, che sono passati da 7,1 a 7,5 mesi, annullando, di fatto, la flessione che era stata registrata nel periodo precedente.
Stabilità anche sul fronte delle locazioni in merito alle aspettative sull'evoluzione dei canoni nel trimestre in corso. Aumenta leggermente, invece, il margine medio di sconto praticato rispetto alle richieste iniziali del locatore, passando dal 2,6% al 2,9%.

Il mutuo grande alleato degli italiani
Non accenna a diminuire la quota di abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario. Nel secondo trimestre dell'anno, infatti, si è registrato un nuovo aumento, seppur lieve, dall'80,2% all'81,1% del totale degli acquisti. Pressoché stabile il rapporto fra prestito e valore dell'immobile (75%), che continua comunque a mantenersi su livelli elevati.

Le attività delle agenzia immobiliari
Circa l'80% delle agenzie partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver venduto almeno un'abitazione, percentuale piuttosto stabile rispetto alle precedenti rilevazioni. Continua a prevalere la quota di operatori che indicano un calo delle giacenze di incarichi a vendere (seppur in misura modesta) rispetto a quella degli operatori che ne segnalano un incremento.
Il motivo principale per cui gli incarichi a vendere vengono cessati rimane sempre il divario tra prezzi offerti e domandati: il venditore, infatti, ritiene spesso e volentieri i prezzi delle proposte di acquisto troppo bassi, mentre l'acquirente li ritiene troppo alti.
Il secondo motivo riguarda, invece, le attese del venditore, che vuole aspettare tempi migliori in cui i prezzi saranno più favorevoli, mentre scende la percentuale che ascrive la causa della decadenza degli incarichi a vendere alle difficoltà dei potenziali acquirenti nell'ottenere un mutuo.
Sul fronte delle locazioni, diminuisce la percentuale di agenti immobiliari che hanno dichiarato di aver locato almeno un immobile, passando dall'88,3% all'82,1%.

Le prospettive degli agenti immobiliari nel breve e medio periodo
La percentuale di agenti immobiliari che giudicano favorevoli le condizioni del proprio mercato di riferimento nel trimestre in corso continua a prevalere rispetto a chi le ritiene in peggioramento. Aumenta, inoltre, la quota di operatori che prevede una sostanziale stabilità dei prezzi (76,6%), mentre diminuisce la quota di quelli secondo cui i prezzi scenderanno (17,1%). Solo il 5,3% prevede prezzi in aumento.
Per quanto riguarda, invece, il mercato nazionale, i giudizi restano positivi, soprattutto se si fa riferimento all'evoluzione a breve termine del mercato (circa 2 anni).

A settembre i dati definitivi dell'Osservatorio del mercato immobiliare
Per conoscere i dati effettivi delle compravendite nel secondo trimestre dell'anno si dovrà attendere il prossimo 14 settembre, quando l'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate pubblicherà le Statistiche trimestrali, il report basato sulle note di trascrizione degli atti di compravendita, registrati presso gli uffici di pubblicità immobiliare dell'Agenzia, incrociati con le informazioni presenti negli archivi del catasto edilizio urbano.
 

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