Premiare l’innovazione e la ricerca, sostenere le aziende operative nei settori ad elevato utilizzo dell’high tech favorendone l’apertura al mercato internazionale. Sono le direttrici principali su cui il legislatore argentino ha costruito il Régimen de Promoción de la Economía del Conocimiento, entrato in vigore lo scorso 10 luglio con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Paese della Legge 27506.
La nuova disposizione normativa istituisce un regime premiale che comprende, in primo luogo, una tassazione agevolata degli utili al 15% e l’esenzione da Iva, a favore delle attività che sfruttano la cosiddetta economia del Conocimiento applicandola ad alcuni settori caratterizzati da un elevato contenuto tecnologico, dalle produzioni audiovisive alla biologia molecolare, dalle tecnologie satellitari e spaziali fino alla geoingegneria.
L'economia della conoscenza (conosciuta in inglese come knowledge-based economy) si basa essenzialmente sulla capacità di generare valore attraverso processi di apprendimento, innovazione e sfruttamento delle risorse. A essere coinvolte sono le attività riconducibili a quei settori (puntualmente individuati dalla legge) caratterizzati dalla marcata esigenza di un processo di ricerca e sviluppo nonché da un adeguamento tecnologico continui. L’iniziativa rappresenta un'interessante opportunità sia per gli operatori nazionali che per le multinazionali, in termini di insediamento delle business unit nel Paese.
A quali attività si rivolge l’agevolazione
Le attività coinvolte sono riconducibili a precise categorie: sviluppo di software e aspetti collegati, produzioni audio-video, biotecnologie, servizi geologici, servizi professionali destinati all'estero, nanotecnologie, industria aerospaziale, ingegneria per l'industria nucleare ed infine soluzioni per l'automatizzazione dei processi (intelligenza artificiale, robotica, realtà virtuale, ecc.). La nuova agevolazione, che si rivolge ai soggetti organizzati in forma societaria, punta a promuovere le attività economiche che investono sullo sviluppo delle conoscenze e sulla digitalizzazione delle informazioni, supportate dai progressi nella scienza e nella tecnologia, al fine di produrre beni, fornire servizi e migliorare i processi produttivi. Lo scopo è quello di promuovere la creazione, la progettazione, lo sviluppo, la produzione e l’implementazione o adattamento dei prodotti e dei servizi, e della documentazione tecnica collegata.
I requisiti all’ingresso: migliorare la qualità, reinvestire in ricerca e sviluppo, apertura al mercato estero
L'accesso al regime è condizionato all'iscrizione in un registro nazionale, attualmente in via di predisposizione. Per potersi iscrivere nell'elenco, però, è necessario il rispetto di alcune condizioni. Innanzitutto i richiedenti dovranno svolgere come attività principale una tra quelle individuate dalla legge. Per essere considerata come principale, l’attività dovrà contribuire almeno al 70% dei ricavi dell’impresa. Qualora i ricavi non fossero ancora presenti (ad esempio nel caso di imprese in fase di start up) il rispetto della condizione sarà determinato con riferimento ai costi del personale. Inoltre, dovranno essere rispettati due tra tre diversi requisiti: dimostrare la realizzazione di un continuo miglioramento nella qualità dei prodotti, dei servizi o dei processi della società; destinare una quota pari ad almeno il 3% dei ricavi della società in spese per ricerca e sviluppo funzionali alle attività agevolate e/o almeno pari all’8% delle spese complessive per il personale in spese di formazione relative alle attività rilevanti; dimostrare che una parte dei ricavi non inferiore al 13% di quelli derivanti dalle attività rilevanti sia generata da esportazioni di beni o servizi. In caso di svolgimento di servizi professionali destinati all’estero la percentuale sale al 70%, mentre per le imprese minori la percentuale scende al 45% per i primi 5 esercizi di adesione al regime.
Le presenza delle condizioni verrà valutata su base annuale. Sono previste semplificazioni per le micro imprese costituite da meno di tre anni.
I benefici fiscali riconosciuti dal Régimen de Promoción de la Economía del Conocimiento
La principale agevolazione della nuova disciplina consiste nella riduzione e stabilizzazione del prelievo fiscale a livello federale per tutta la durata del regime premiale. Per chi rientra nel regime, l’aliquota d’imposta sugli utili, infatti, viene fissata al 15% anziché al 25% o 30%. Altri benefit riguardano l’esenzione dall’Iva e la riduzione dei contributi previdenziali sui dipendenti. Infine, è prevista la concessione di crediti d’imposta da calcolare sull’ammontare dei contributi previdenziali esigibili e sulle imposte corrisposte all’estero sui redditi di fonte argentina (la disposizione generale prevede la concessione del credito d’imposta sui redditi di fonte estera da parte di contribuenti residenti in Argentina). I beneficiari del regime premiale saranno oggetto di controlli da parte dell’amministrazione finanziaria in relazione al rispetto delle condizioni richieste. Per questo motivo sono chiamati a versare una tassa (nella misura massima del 4%), sull’ammontare delle imposte risparmiate, a titolo di copertura delle spese. In aggiunta, la Legge prevede il pagamento di un contributo (pari al 1,5%), da calcolare sul medesimo valore dei benefici fiscali, a favore di un fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria.
Il periodo di operatività del regime di favore è previsto dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2029. La previsione di lunga durata dell'agevolazione rappresenta sicuramente un ulteriore aspetto che contribuisce ad aumentare l'attrattività del programma, con lo scopo di favorire l'afflusso nel Paese di rilevanti investimenti.
Argentina: un regime agevolato
per favorire le imprese high tech
La nuova disposizione ha l’obiettivo di favorire business ad elevato contenuto tecnologico che valorizzano conoscenze ed esperienze maturate all'interno dell'organizzazione
