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Bef: riflettori accesi dell'Europasulla governance economica

Il nuovo sistema avanzato di intervento nell'Unione europea al centro del Brussels Economic Forum

Al Forum hanno partecipato il presidente della Commissione europea José Manuel Durão Barroso, e il Commissario europeo agli affari monetari ed economici, Olli Rehn, oltre a diversi esperti del mondo accademico ed economico. L'appuntamento di quest'anno, giunto alla XII edizione, è stato animato dalla prima lezione commemorativa della figura di Tommaso Padoa-Schioppa, padre fondatore dell'euro e dell'Unione economica e monetaria, tenuta dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble.

Euro, debito pubblico e politica fiscale
Durante il Forum, Barroso ha evidenziato che l'euro, messo alla prova duranti questi turbolenti mesi, non è mai stato a rischio collasso. Il fatto di condividere una moneta corrente è un impegno politico che non può essere sciolto dai mercati. Storicamente, la creazione di un spazio economico multinazionale di questo tipo è senza precedenti, ha continuato. Barroso ha anche confermato che i livelli di debito pubblico sono troppo alti in Europa e che si stanno già facendo degli enormi sforzi per ridurli. È da tenere conto, però, che il debito europeo e i livelli di deficit sono ancora positivi, se confrontati con quelli degli Stati Uniti o di altri Paesi. L'Europa ha attraversato una crisi che ha portato a mettere in discussione molti aspetti delle politiche fiscali ed economiche. Crisi che è stata soprattutto dei governi nazionali, responsabili di una mancata supervisione del settore finanziario, ha precisato.
La politica fiscale è stata troppo libera e a volte imprudente. Vi è stata una insufficiente politica di coordinamento tra le autorità nazionali e per questo motivo l'Unione europea deve assumersi una responsabilità collettiva.

Il nuovo sistema di governance economica
Il Presidente Barroso ha parlato anche del nuovo sistema di governance economica nella Unione europea formato dall'European Financial Stability Facility (Efsf) costituito dai Paesi dell'euro e l'European Financial Stabilisation Mechanism (Efsm) gestito dalla Commissione europea, che saranno sostituiti dall'European Stability Mechanism (Esm) nel 2013. 
Anche il Commissario agli affari monetari ed economici, Olli Rehn, ha confermato che i programmi di assistenza finanziaria e fiscale sono stati e continueranno a essere fondamentali per salvaguardare la stabilità finanziaria dell'area euro. Da soli però non sono sufficienti a evitare shock del sistema finanziario che va maggiormente regolato e controllato periodicamente. Dobbiamo prendere delle misure sulle riforme strutturali necessarie per incrementare la crescita potenziale e la creazione di lavoro. Questo è anche il contenuto della strategia Europa 2020 e della comune agenda economica.

 

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