Il masterfile
Il masterfile deve fornire una panoramica globale (high-level) delle attività del gruppo multinazionale, della natura delle operazioni e della politica dei prezzi di trasferimento adottata a livello globale inquadrandola nel contesto economico, giuridico, finanziario e fiscale d'insieme.
Nella predisposizione del master file, il livello di analiticità non deve essere eccessivo, ma andrebbe stabilito utilizzando i normali principi di diligente e prudente gestione aziendale
A tal fine viene ulteriormente precisato che una informazione dovrebbe essere considerata importante (e quindi da inserire nella documentazione) se la sua omissione può compromettere la affidabilità del documento e delle analisi di transfer pricing in esso contenute.
In allegato al “nuovo” capitolo V delle direttive OCSE vengono illustrate più dettagliatamente le informazioni che il masterfile deve contenere. In sintesi:
- per quanto concerne l’organizzazione, occorre predisporre un grafico con la struttura del gruppo multinazionale e l’indicazione geografica di ogni singolo membro;
- per quanto concerne la descrizione delle operazioni vanno indicati: i driver di profitto principali in relazione al business del gruppo; la descrizione della supply chain del gruppo per i primi cinque prodotti e/o servizi in termini di fatturato e per quei prodotti/servizi che comunque rappresentino almeno il 5% del fatturato del gruppo; un elenco ed una breve descrizione dei principali service agreement sottoscritti tra i membri del gruppo multinazionale, inclusa l’ illustrazione delle politiche di prezzi di trasferimento applicate; una descrizione dei principali mercati geografici per i prodotti e servizi del gruppo; una analisi funzionale che descriva i principali contributi forniti da ogni membro del gruppo alla creazione del valore;
- per quanto concerne gli intangibili occorre fornire: una descrizione generale della strategia complessiva del gruppo per lo sviluppo, la gestione e lo sfruttamento degli intangibles, ivi inclusa l’indicazione geografica dei principali centri di R & S del gruppo e del relativo management; un elenco dei beni immateriali o insieme di beni immateriali del gruppo multinazionale che hanno impatto sull’analisi di transfer pricing, con l’indicazione di quale membro ne ha la proprietà legale; un elenco dei principali accordi tra le imprese associate del gruppo in relazione ai beni immateriali, compresi i cost contribution arrangements, i research service agreements ed i licence agreements; una descrizione generale delle politiche dei prezzi di trasferimento del gruppo in relazione alla R & S ed agli intangibili;
- per quanto concerne le transazioni finanziarie, la documentazione dovrebbe contenere: una illustrazione generale delle fonti di approvvigionamento del gruppo, dei finanziamenti infragruppo in essere, dei membri del gruppo che operano come centri di finanziamento e tesoreria accentrata e delle politiche dei prezzi di trasferimento applicate;
- infine va fornito il bilancio consolidato annuale della multinazionale ed un elenco con una breve descrizione degli advance pricing agreements sottoscritti ed altri eventuali tax rulings.
A differenza del master file, che fornisce una panoramica del gruppo multinazionale, il local file si incentra sulle operazioni infragruppo transfrontaliere relative ad una specifica giurisdizione. Le informazioni del local file completano ed integrano quindi il master file. La documentazione “locale” contiene informazioni economico-finanziarie relative alle predette transazioni infragruppo, un'analisi di comparabilità e la selezione e l'applicazione del metodo di transfer pricing più appropriato.
In allegato al “nuovo” capitolo V delle direttive OCSE è fornita una illustrazione dettagliata delle informazioni che il local file dovrebbe fornire. In sintesi nel local file:
- va illustrata la struttura organizzativa della società, con organigramma; vanno descritti i flussi informativi tra il local manangement e le imprese associate all’estero, va inserita una descrizione dettagliata del business e della business strategy, ed infine vanno indicati i principali competitors;
- per ogni categoria di transazioni controllate, va fornita una descrizione delle operazioni, l'ammontare dei pagamenti e vanno indicate le imprese associate coinvolte. Vanno inoltre allegate le copie di tutti gli accordi infragruppo, una analisi di comparabilità dettagliata e l’analisi funzionale delle imprese associate coinvolte rispetto a ciascuna categoria di operazioni controllate. La documentazione locale dove inoltre contenere: l’indicazione dell’impresa associata selezionata come tested party, se applicabile, ed una illustrazione dei motivi per cui è stata selezionata;
- va illustrato il metodo di transfer pricing utilizzato considerato più appropriato al caso concreto;
- va inserita una sintesi delle assunzioni critiche adottate nell'applicazione della metodologia, un elenco e la descrizione delle transazioni/soggetti comparabili selezionati (interni o esterni), le informazioni sugli indicatori finanziari utilizzati nell'analisi dei prezzi di trasferimento, compresa la descrizione della metodologia di ricerca e della fonte delle informazioni, una descrizione di eventuali aggiustamenti di comparabilità realizzati, una copia degli APA unilaterali e bilaterali/multilaterali e altri tax ruling di cui la giurisdizione fiscale locale non è parte. Infine dovrebbero essere inserite anche una serie di informazioni economico finanziarie della impresa locale e dei comparabili ( cfr. allegato 2 al capitolo 5).
Con l’introduzione nel set documentale dei prezzi di trasferimento del country-by-country report viene richiesto alle imprese multinazionali di presentare annualmente e per ogni giurisdizione fiscale nella quale operano, una serie di dati economico- finanziari e fiscali che si ritengono molto utili come strumento per valutare i rischi BEPS in relazione ai prezzi di trasferimento.
Il report si compone di due prospetti. Nel primo prospetto va indicata ogni giurisdizione fiscale nella quale è residente fiscalmente una o più “costituent entity”. Per “constituent entity” di una impresa multinazionale si deve intendere ogni distinta business unit del gruppo sia essa una società, un trust, una partnership, una stabile organizzazione e così via.
Per giurisdizione fiscale vanno riportati: l’ammontare del fatturato, distinguendo tra fatturato complessivo, derivante da transazioni infragruppo e con parti indipendenti; il profitto ante imposte, le imposte sul reddito liquidate nell’anno d’imposta considerato, ivi incluse le ritenute alla fonte subite; le imposte sul reddito maturate nell’anno; il capitale sociale; gli utili non distribuiti; il numero di dipendenti; il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali.
Il report prevede anche l’elaborazione di un secondo prospetto, nel quale, per ogni giurisdizione fiscale, va redatto l’elenco delle “costituent entities” residenti con indicazione per ciascun membro della giurisdizione fiscale in cui è stato costituito (incorporation) se diversa da quella di residenza, nonché delle principali attività economiche esercitate (R&S, gestione IP, acquisti e approvvigionamento, manifattura o produzione, sales marketing e distribution, attività amministrative, di supporto , servizi, finanziamento, ecc…).