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Dal mondo

Brics: i cinque Paesi insieme
per un fisco più trasparente

Firmata dagli Stati aderenti una dichiarazione d'intenti per una politica fiscale comune e un sistema mondiale

brics
Brics è l’acronimo delle iniziali di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. È l’associazione dei cinque Paesi tra le maggiori economie mondiali che, insieme, rappresentano 3,5 mld di persone, circa il 50% dell’Umanità. A fine dicembre i rappresentati delle Agenzie delle Entrate delle cinque nazioni si sono ritrovati a Mumbai, in India, per delineare una politica fiscale comune. L’incontro si è chiuso con la sottoscrizione di una dichiarazione di intenti condivisa. Obiettivo dichiarato: la costruzione di un sistema fiscale mondiale equo e trasparente col coinvolgimento dei paesi in via di sviluppo.


Via libera al Beps – Dove tassare i profitti in modo da combattere l'erosione della base imponibile e le pratiche fiscali aggressive? Secondo i rappresentanti del fisco dei cinque Paesi del Brics i profitti vanno tassati esattamente nelle giurisdizioni che ospitano le attività e dove quindi il valore economico è prodotto. Dai Brics, riuniti in India, è giunto quindi non soltanto il via libera all'attuazione del progetto Beps, ma anche un vero e proprio invito a estenderne l’applicazione nel maggior numero possibile di giurisdizioni.
 
Scambio automatico di informazioni – La costruzione di un sistema fiscale globale trasparente passa necessariamente per lo scambio automatico di informazioni. Questa è la convinzione delle Amministrazioni fiscali di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. A Mumbai i Brics hanno ribadito l'impegno ad attuare, al più tardi entro il 2018, il Common Reporting Standard  per lo scambio di informazioni fra le autorità competenti, con l'obiettivo di prevenire le frodi fiscali transfrontaliere.

Per un'agenda fiscale internazionale – Secondo i cinque Paesi lo sviluppo di una efficace agenda fiscale internazionale richiede il coinvolgimento del maggior numero di Stati su scala globale. In particolare, i Brics puntano a coinvolgere nella collaborazione globale fra Stati sempre più Paesi in via di sviluppo, con l’obiettivo di condividere le migliori pratiche nella cooperazione fiscale internazionale.
Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica si assumono  quindi la responsabilità di fare da apripista e garantire il necessario sostegno ai Paesi in via di sviluppo in modo da aumentare la capacità delle Amministrazioni fiscali nazionali nell'applicazione dello scambio automatico di informazioni e quindi nel contrasto all'evasione fiscale su scala internazionale.
Al termine dell’incontro di Mumbai, i cinque Paesi hanno così messo nero su bianco l’impegno a promuovere una collaborazione più stretta su materie di comune interesse, riconoscendo l’importanza di consolidare il legame economico e commerciale fra i Paesi, il tutto attraverso il rafforzamento della cooperazione fra le Amministrazioni di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
 
L’incontro del 2013 –  L’incontro dei vertici delle Amministrazioni fiscali dello scorso dicembre fu  preceduto nel 2013 da un analogo summit a New Delhi. In questa occasione fu deciso di ampliare la cooperazione fiscale per quanto riguarda lo scambio di informazioni fiscali, di risorse e di best practice.
 
Che cosa sono i Brics? –  Ma qual è l’origine di questa struttura di cooperazione fra alcune delle principali economie emergenti del globo? Nel 2009 in Russia Lula, Medvedev, Singh e Jintao, decisero di condividere e cominciare a tracciare le linee guida di una politica economica condivisa e – all’interno di questa prospettiva –   di una riforma delle istituzioni finanziarie mondiali. Il gruppo si estese al continente africano, con l’inclusione del Sudafrica nel dicembre del 2010. Nel 2011  i cinque Paesi fondarono  il Brics Forum, definito da Wikipedia, come una organizzazione internazionale con l’obiettivo di incoraggiare la cooperazione commerciale, politica e culturale fra i cinque Paesi.
 
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