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Dal mondo

Cina: per la corporate tax al 15%
la scelta cade su tre aree speciali

A stabilirlo un provvedimento del governo che prevede in queste zone l’applicazione di un’aliquota ridotta

special economic zone
Qianhai, Hengqin e Pingtan. Sono queste le tre aree scelte dal governo della Repubblica popolare cinese per l'applicazione dell'imposta sul reddito delle società con aliquota ridotta al 15 per cento. Tutti i chiarimenti al riguardo sono stati pubblicati in una circolare diffusa questa primavera dal ministero delle  Finanze e dalla Amministrazione fiscale di Pechino. L'applicazione dell'aliquota preferenziale ha chiaramente l'obiettivo di attrarre investimenti nella Terra di Mezzo e convincere le imprese qualificate a stabilirsi in queste tre aree: selezionate e fiscalmente "seducenti".


Aliquota al 15% non per tutti e non per sempre -  La circolare traccia le coordinate spazio-temporali di applicazione dell’incentivo fiscale. Dal 2014 fino a tutto  il 2020, potranno beneficiare della Corporate Tax con aliquota al 15 per cento esclusivamente le imprese che si stabiliranno in una delle tre aree e che avvieranno un "main business"  incluso nei cataloghi di attività (uno per area) pubblicati nel documento dell'amministrazione finanziaria cinese. 
Le entrate derivanti da questa attività principale, il "main business", dovranno  rappresentate più del 70 per cento di quelle totali. Nel conseguimento di questa soglia saranno prese in considerazione non solo le entrate di tipo monetario, ma anche quelle di tipo non monetario e provenienti da diverse fonti. La circolare precisa, inoltre, che una società potrà beneficiare allo stesso tempo di una Corporate Tax con aliquota al 15 per cento e di altri incentivi fiscali.

Una pianificazione di mercato, territorio per territorio  - In uno scenario in cui i dati ufficiali dell'economia cinese fanno segnare a maggio un + 75 per cento del surplus commerciale e un +7 per cento delle esportazioni, la politica economia e fiscale di Pechino sembra dunque puntare verso un mix di mercato  (aliquote fiscali ridotte al 15%) e di pianificazione dell'economia sul territorio (il governo indica le aree geografiche e i settori da incentivare). Per ogni area Pechino sceglie, infatti, di puntare su un catalogo di attività, incentivate dall'aliquota sulla Corporate Tax al 15 per cento, circoscritto a un ambito abbastanza ristretto. 

I settori incentivati, area per area – La circolare offre quindi una dettagliata panoramica del tipo di iniziative imprenditoriali incentivate: territorio per territorio e macrosettore  per  macrosettore (ognuno dei quali comprende tutta una serie di voci specifiche). Nell’area di Shenzen Qianhai, i settori di investimento che beneficeranno dell’agevolazione fiscale sono la logistica moderna, l'innovazione culturale, l’informazione e i servizi tecnologici. Nello Zhuhai Hengqin, la preferential Corporate Income Tax  al 15 per cento  si applicherà invece all’industria innovativa e ad alta tecnologia, alla medicina e alla salute, alla scienza, all'istruzione, alla ricerca e sviluppo, all’ innovazione culturale e ai servizi commerciali. Per quanto riguarda, infine, il Fujian Pingtan, potranno avvantaggiarsi dell'aliquota del 15 per cento sull'imposta sul reddito delle società, le imprese  il cui “main business” sia incluso in uno di questi macro-settori: il  management delle infrastrutture, la tutela dell’ambiente, l’agro-industria e la nautica, i servizi al consumo e l’industria ad alta tecnologia. L'amministrazione finanziaria cinese  verificherà la corrispondenza effettiva del "main business" dell'impresa con le attività elencate nel catalogo: se necessario, il Fisco cinese chiederà alle aziende di fornire una prova documentale dell'attività principale, "certificata" dagli uffici amministrativi competenti.
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