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Dal mondo

Cina: il nuovo look del Fisco
passa per la digitalizzazione

Un quinquennio per ridisegnare procedure, regole e funzioni dell’Amministrazione, il SAT, la più grande al mondo

cina e informatica
Il Libro Blu con i sogni fiscali delle autorità centrali di Pechino è da oggi sui tavoli di 6mila direzioni distaccate degli uffici dell’Amministrazione finanziaria, sia a livello locale che centrale.
La comparsa della riforma del fisco cinese è, non per caso, contestuale all’esibizione dei numeri relativi al gettito delle entrate tributarie 2016. Ennesimo record con doppia lettura. Da un lato, infatti, il Fisco cinese ha raccolto ben 2.300 miliardi di euro, all’incirca. Visto però dal versante opposto, si tratta d’una crescita modesta rispetto a quella cui l’erario cinese aveva abituato i contabili di Pechino, in particolare i membri del board della Banca centrale, che di fatto svolge una funzione di controllore unico su ogni flusso di cassa, in ingresso o in uscita. Un ruolo distante da quello ricoperto solitamente dalle banche centrali in altri Paesi, per esempio in Europa.
 
Il Libro Blu – Il libretto per la riforma del Fisco prevede una tabella di marcia per continuare a modernizzare l'Amministrazione fiscale per i prossimi cinque anni. In pratica, il piano rispecchia un lungo elenco di “buone pratiche” tutte raccomandate grazie all’assistenza tecnica svolta negli anni passati dal Fondo monetario internazionale.
Sfogliando il libretto, il programma che vi è contenuto si basa principalmente sui passi compiuti dalla Cina nel rafforzamento del suo sistema tributario, sia a livello di politica fiscale adottata dai governi centrali che di amministrazione, nel corso degli ultimi due decenni. Dall'inizio degli anni 1990, infatti, il sistema fiscale è stato notevolmente semplificato, anche attraverso la riduzione del numero delle varie voci riconducibili a tassazione, ridotte da 35 a 18.
 
La lunga marcia del fisco cinese nel ventennio passato - Riguardo alle funzioni di raccolta e di riscossione delle imposte e delle tasse centrali e locali sono stati creati due bracci amministrativi fiscali separati. Allo stesso tempo è stata approvata una legge simile allo “Statuto dei contribuenti” con l’indicazione dei “diritti dei contribuenti e dei poteri che le autorità fiscali possono esercitare, inclusi i limiti di tale esercizio, per poter raggiungere la finalità d’un adempimento corretto”. E ancora, s’è provveduto a codificare in un testo unico di legge una vasta gamma di procedure fiscali, per anni distribuite in modo confuso su più leggi spesso anche disarticolate.
 
In ultimo, sono stati informatizzate molte procedure utilizzate dall’Amministrazione fiscale per gestire i volumi raccolti derivanti da gettito e i servizi erogati ai contribuenti. Questi miglioramenti hanno ridotto nel corso degli anni sia l'evasione fiscale, di cui però oggi ancora non si conoscono i contorni quantomeno potenziali, sia i costi sostenuti dai contribuenti per conformarsi agli adempimenti richiesti. I risultati sono ben visibili: la modernizzazione condotta fino a d oggi attraverso i decenni passati ha condotto al raddoppio del gettito fiscale della Cina, dal 9,7% del Pil a metà degli anni 1990 al 19% nel 2016.
 
Il perché dell’accelerazione nel prossimo quinquennio. Obiettivo 2020 - Nonostante i notevoli progressi compiuti, le autorità cinesi hanno comunque riconosciuto che il sistema fiscale deve affrontare una serie di sfide emergenti. Tra queste, la necessità di approfondire ulteriormente l'approccio strategico alla gestione del sistema fiscale, l’implementazione d’una maggiore razionalizzazione delle strutture organizzative chiarendo ulteriormente la divisione delle responsabilità, con annessa la modernizzazione dei processi amministrativi e l'utilizzo di poteri e funzioni di applicazione più coerenti con i tempi. Affrontando queste sfide, il libretto con le indicazioni della nuova riforma in itinere nei prossimi cinque anni, mira a creare un moderno sistema di amministrazione fiscale per il 2020, capace di accompagnare e supportare uno sviluppo economico sano e di soddisfare i requisiti di un sistema di governance pubblica efficiente e aperta alle novità imposte dal cambiamento delle dinamiche sociali, sempre più rapido.
 
La riforma del fisco in 4 punti - A tal fine, la strategia di riforma si basa su quattro obiettivi principali:
  • ridurre gli oneri dei costi di riscossione delle imposte e di conformità agli obblighi definiti per legge;
  • aumentare l'efficienza dell'amministrazione fiscale;
  • rafforzare la consapevolezza degli adempimenti fiscali;
  • migliorare la soddisfazione del contribuente.
 
Questi obiettivi sono sostenuti da una vasta gamma di iniziative che mirano a:
  • razionalizzare la ripartizione delle competenze tra le agenzie fiscali nazionali e locali;
  • introdurre servizi innovativi a favore dei contribuenti;
  • sviluppare nuovi approcci per gestire l'Amministrazione del sistema fiscale, inclusa l’estensione dell'elaborazione e dell’uso degli indicatori di rischio sia nel condurre la lotta all’evasione sia nel favorire i contribuenti e le aziende nell’assolvere gli adempimenti loro richiesti;
  • ampliare la cooperazione con altre giurisdizioni per combattere l'evasione fiscale transfrontaliera e l'elusione;
  • affinare la struttura organizzativa dell’Amministrazione ad ogni livello e rafforzare la professionalità dei funzionari del fisco.
 
Fisco cinese e Fondo monetario internazionale a braccetto – L’FMI ha sostenuto le riforme dell'Amministrazione fiscale in corso in Cina negli ultimi anni senza lesinare consigli, suggerimenti, consulenze e raccomandazioni espresse. Allo stesso tempo ha anche fornito indicazioni di rilievo in riferimento ad alcune iniziative al centro della riforma del fisco. Un ulteriore supporto dell’FMI ha iniziato a muovere i primi passi grazie a un accordo ufficiale di cooperazione tecnica che le autorità fiscali cinesi e il Fondo monetario hanno stipulato il 23 marzo 2016. Questo progetto triennale di politica fiscale e di riforma dell'Amministrazione si basa sulla lunga collaborazione tra le due agenzie che risale ai primi anni 1990.
 
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