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Commissione europea, Semeta nuovo responsabile fiscalità Ue

Il Parlamento europeo ha confermato oggi, con voto plenario, la nomina dell'economista di origine baltica

la sede del parlamento ue a bruxelles

Algirdas Gediminas Semeta è il nuovo commissario europeo alla fiscalità. La nomina è stata confermata dal voto plenario del Parlamento europeo di oggi. Semeta aveva già evidenziato, davanti alle Commissioni riunite Bilancio, Affari economico-monetari e Mercato interno del Parlamento europeo, che "il contrasto alle frodi sia nelle spese che nella fiscalità sarà sempre al centro della mia attenzione".
La procedura parlamentare preliminare di delibazione e controllo della nuova Commissione europea (c.d. "Barroso II"), attivata alla fine del 2009, ha condotto quindi, dopo il parere positivo della Conferenza dei Presidenti (ovvero l'organo che riunisce i leader di tutti i gruppi politici e il Presidente del consesso stesso) al pronunciamento definitivo del Parlamento europeo, con ben 488 voti favorevoli: rinviato, rispetto alle previsioni, a causa delle note vicende personali ed ostative relative alla candidata Jeleva, ritiratasi per far posto alla, sempre bulgara, Georgieva. La nomina della Commissione verrà definitivamente ufficializzata nel Consiglio europeo del prossimo 11 febbraio, il primo nell'era del Trattato di Lisbona, con voto a maggioranza qualificata.

Chi è il nuovo commissario alla fiscalità
Algirdas Gediminas Semeta è un economista baltico, già commissario europeo al Bilancio uscente e, in precedenza, ministro delle Finanze. Nato a Vilnius nel 1962, dal dicembre 2008 al giugno 2009 ha ricoperto la carica di Ministro delle Finanze della Repubblica lituana. In precedenza è stato Direttore generale del Dipartimento di Statistica del Governo lituano (2001-2008), dove ha mosso i primi passi politico-amministrativi quale collaboratore di staff, vice presidente di società pubbliche e Adviser delle privatizzazioni in speciali Uffici governativi (1990-2001). Laureato alla Facoltà di Economia informatica e finanziaria dell'Università di Vilnius nel 1985, è stato anche ricercatore universitario presso l'Istituto di Economia lituana (1985-1990). Nell'ottobre del 2009 è stato protagonista, quale Commissario al Bilancio, di un forte intervento e di un correlato dibattito, amplificato dalla stampa europea, in cui ha evidenziato la necessità di passare al più presto da un sistema di finanziamento dell'Unione basato sui contributi degli Stati membri a un sistema più autonomo, basato su risorse proprie, non senza ricordare come l'Europa a 27 sia finanziata sempre più dalla Germania.

L'audizione preliminare e il questionario
Il 12 gennaio scorso Semeta aveva superato brillantemente l'audizione preliminare dinanzi alle Commissioni riunite Bilancio, Affari economico-monetari e Mercato interno del Parlamento europeo. Su sollecitazione del Presidente del citato consesso, Jerzy Buzek, a tutti i candidati era stato somministrato un questionario con cinque specifiche domande, variamente articolate e relative ai seguenti temi: profilo biografico (qualifiche ed esperienze possedute, motivazioni, garanzie di indipendenza); modalità di azione futura quale Commissario (gestione operativa della propria delega e rapporti con altri membri della Commissione/con il Parlamento); linee guida del mandato e specifici dossier rilevanti (le tre priorità di settore in relazione alla attuale situazione di crisi economica e i principali temi, anche di legislazione, oggetto di concreto e futuro sviluppo).

La conferma delle linee programmatiche sulla fiscalità
Il confronto parlamentare del 12 gennaio era durato circa tre ore. Nei dieci minuti introduttivi, Semeta aveva dettagliatamente rappresentato le proprie risposte al questionario, esposizione cui aveva fatto seguito il dibattito (con formula domanda-risposta) integralmente trasmesso in Tv e su Internet, con i parlamentari membri delle Commissioni Bilancio, Affari economico-monetari e Mercato interno. Le tematiche affrontate erano state, in sintesi, quelle della tassazione e dell'Unione doganale, del controllo interno e antifrode. Semeta aveva integralmente confermato quanto già evidenziato nel proprio scritto di risposta al questionario.

Le risposte al questionario
Il candidato alla fiscalità Semeta, il 18 dicembre scorso, aveva ampiamente relazionato sui principali temi contenuti nel questionario prospettando nelle risposte quanto segue (in sintesi di diretta replica rispetto alle domande): motivazioni significative e interessi economici non contrastanti; massima trasparenza e volontà di lavoro collegiale in Commissione e nelle istituzioni del Parlamento europeo; tassazione come motore di crescita economica e di progresso sostenibile, controlli più accurati sulla spesa e maggiore responsabilizzazione della dirigenza amministrativa. In particolare, quanto alle ultime considerazioni, il candidato lituano aveva rappresentato l'intenzione di proseguire nella modernizzazione della fiscalità energetica, nella creazione di una comune base imponibile per la tassazione consolidata delle imprese, nella riforma di dettaglio dell'Iva e delle accise. Il nuovo Commissario già allora aveva sottolineato l'importanza del contrasto alle frodi interne e internazionali (specie ai c.d. tax heaven) mediante la cooperazione, anche istituzionale (citando "Eurofisc" ed il Programma "Fiscalis"), promettendo, infine, maggiore impegno anche nel settore del controllo sugli aiuti e nella valorizzazione delle potenzialità operative dell'Olaf.  
 

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