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Commissione Ue, il cinema italianoincassa un altro sì

Avviata inoltre un'indagine formale sul credito d'imposta per gli impianti relativi alla proiezione digitale

pellicola cinematografica

Via libera dalla Commissione europea al secondo round di incentivi fiscali per il cinema proposti dall'Italia. Il pacchetto di agevolazioni di 82 milioni di euro, valido fino al 31 dicembre 2010, è stato definito conforme alle norme europee sugli aiuti di Stato ed è destinato ad attrarre investimenti esterni al settore e a sostenere la distribuzione.
La Commissione ha deciso, invece, di avviare un'indagine formale su un'altra misura di sostegno al cinema proposta dall'Italia, il tax credit per l'installazione di impianti di proiezione digitale nelle sale cinematografiche. In questo caso, infatti, la Ue nutre delle perplessità sull'ammissibilità del sostegno alle regole comunitarie sugli aiuti culturali, previsti dal Trattato Cee.

Incentivi cinematografici al raddoppio
L'ok della Commissione europea al secondo pacchetto di incentivi fiscali italiani arriva a pochi giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio dei decreti del ministero dei Beni e delle Attività culturali che hanno reso operativi il tax credit e il tax shelter. Il primo è previsto per le imprese di produzione cinematografica per film di "nazionalità italiana" e per quelle di produzione esecutiva e di post produzione per "film culturali" su commissione di produzioni estere. Il tax shelter, invece, riguarda la detassazione degli utili reinvestiti per la produzione o la distribuzione di film di "nazionalità italiana". Le due agevolazioni sono state approvate dalla Commissione lo scorso dicembre.
Le misure approvate oggi, invece, riguardano il tax credit e il tax shelter per le imprese esterne al settore cinematografico, per distributori ed esercenti che investono nella produzione di film europei e per chi svolge l'attività di distribuzione. Requisito fondamentale per l'accesso al bonus, anche in questo caso, è che i film prodotti e distribuiti siano di interesse culturale. Le agevolazioni sono state considerate dalla Commissione conformi a quanto disposto dal Trattato Cee che prevede l'ammissibilità di aiuti per promuovere la cultura a patto che non alterino la concorrenza all'interno del mercato comune (articolo 87, comma 3, lettera d). Inoltre, sono state valutate idonee anche in base ai criteri fissati dalla Comunicazione sul cinema del 2001 e in vigore fino al 31 dicembre 2012.

Il tax credit "digitale"
La Commissione ha espresso dei dubbi, invece, sulla compatibilità con gli aiuti di Stato del credito d'imposta del 30 per cento per l'installazione di impianti di proiezione digitale, verso cui ha avviato una procedura formale. L'agevolazione, infatti, potrebbe provocare delle distorsioni sul mercato, favorendo le sale più redditizie a vantaggio di quelle medio-piccole: "Oltre il 75% dei cinema in Italia è provvisto di 1-4 schermi e, a causa della loro redditività più bassa, queste sale dovrebbero trarre minori benefici dal credito d'imposta proposto rispetto ai grandi multiplex" ha evidenziato il commissario Ue della Concorrenza, Neelie Kroes. Con l'avvio del procedimento le parti interessate possono presentare le proprie osservazioni entro il 31 ottobre 2009.
La Kroes ha ribadito, inoltre, l'importanza di avviare un dibattito a livello europeo sul futuro del cinema digitale. La diffusione della nuova tecnologia, rappresenta, infatti, come evidenziato dalla Comunicazione sul cinema del 28 gennaio scorso, una delle tendenze più importanti emerse negli ultimi anni nel mercato cinematografico europeo e va presa in considerazione nell'elaborazione dei nuovi criteri di valutazione degli aiuti a questo settore.
 

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