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Dal mondo

Corea sud: incentivi e tecnologie
per l’economia del futuro

Il governo decide di affidarsi alla fiscalità e va alla ricerca di soluzioni alternative per rilanciare la crescita

Intelligenza artificiale, robotica, automobili eco-compatibili, ingegneria aerospaziale. Il governo della Corea del sud punta sugli investimenti nuove tecnologie per rafforzare le basi dell’economia del futuro e propone di modificare o introdurre gli incentivi fiscali per dare impulso al settore ricerca e dello sviluppo.  Alla fine di luglio Ministero delle Finanze sudcoreano ha messo nero su bianco un pacchetto di misure fiscali – da sottoporre ad approvazione parlamentare  –  che intende introdurre dal gennaio 2017 per incoraggiare gli investimenti nei settori in crescita.  Nel frattempo nella vicina Corea del Nord, secondo alcuni osservatori  dell’economia di Pyongyang, si valuta se reintrodurre dopo oltre 40 anni un vero e proprio sistema di tassazione.
 
Un Fisco come carburante dell’innovazione tecnologica – La politica fiscale sudcoreana è quindi sempre più indirizzata a incentivare la  ricerca e lo sviluppo nelle nuove tecnologie, con un impegno economico notevole di circa 317 miliardi di won all’anno (circa 282 milioni di dollari Usa). In particolare, l’esecutivo di Seoul pensa di ridisegnare il credito di imposta del 30% attualmente in vigore per la ricerca e lo sviluppo per incentivare gli investimenti in 11 settori delle nuove tecnologie. In programma, inoltre, l’istituzione di un credito d’imposta fino al 10 per cento per gli investimenti nei servizi per la commercializzazione dei settori relativi alle nuove tecnologie indicate dal governo.  “Le imprese – spiega il Ministero delle Finanze di Seoul  –dovrebbero aumentare la loro spesa in ricerca e sviluppo in proporzione al fatturato annuo. Potranno così godere di maggiori tagli fiscali, in particolare nello sviluppo di nuovi farmaci”.
 
Meno Iva per le auto all’idrogeno, incentivi alla ricerca  – La politica fiscale dell’esecutivo sudcoreano è attenta anche al rispetto dell’ambiente. Fra le misure fiscali sottoposte all’analisi del Parlamento c’è infatti anche la riduzione dell’imposta sul consumo sull’acquisto di veicoli all’idrogeno “full cell”.
 
Pil, dati positivi nel secondo trimestre. Frenano le esportazioni – Il pacchetto di incentivi fiscali programmato da Seoul si inserisce in un quadro economico di crescita lenta ma costante, prevista per il 3,2 per cento nell’intero anno, e poi rivista al 2,8% dopo la Brexit.  Nel secondo trimestre dell’anno il Prodotto interno lordo era cresciuto dello 0,7%, in accelerazione rispetto ai numeri del primo trimestre (+ 0,5%).  Da rilevare anche la crescita del settore automobilistico, che nel primo trimestre dell’anno mostra un balzo in avanti del 5%. Luglio registra però un crollo delle esportazioni del 10%. Dato negativo che spinge alcuni analisti a chiedere ulteriori tagli delle tasse.
 
Corea del Nord, verso l’introduzione di un sistema di tassazione – Nel frattempo secondo alcuni osservatori*, a Pyongyang, capitale della Repubblica popolare democratica di Corea, si discute della reintroduzione di un sistema di tassazione, abolito per legge nel 1974,  e presentato nel quadro ideologico di allora come passo avanti nella realizzazione del socialismo nel quadro dell’abolizione delle proprietà privata. La reintroduzione di un vero e proprio sistema di tassazione sembra ora nell’agenda dei vertici del Paese, ma non è stata inserita nei lavori del congresso del Partito dei Lavoratori dello scorso maggio.  In effetti, comunque, in agricoltura è stato reintrodotto da tempo una sorta di sistema impositivo, con un prelievo in natura che ammonta a circa il 70 per cento della produzione.
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