Dalla manovra 2020 ai rimedi anti-Covid
il Giappone punta sull’innovazione

È stata convertita a fine marzo in legge dalla Dieta giapponese la manovra fiscale per il 2020. L’insieme dei provvedimenti include una gamma di aggiustamenti a una macchina fiscale che negli ultimi anni ha registrato innovazioni importanti come l’aumento al 10% dell’imposta sui consumi e l’introduzione della Sayonara Tax: un tributo di 1.000 yen per ogni persona che esce dal Paese. Tra le novità nella manovra, presentata al Parlamento dal Ministro dell’Economia Taro Aso, gli incentivi fiscali per l’innovazione, il finanziamento dei bonus sugli acquisti cashless per compensare l’aumento dell’Iva, la fine dell’esclusione dei genitori single dalle detrazioni fiscali. Al quadro si aggiungono poi nelle scorse settimane alcune misure straordinarie per fronteggiare il Covid-19.

Le scelte dell’Esecutivo
Come ogni anno il Ministro delle Finanze, Taro Aso, ha presentato la manovra fiscale con un discorso in cui ha sottolineato i punti chiave del budget. L’obiettivo di fondo rimane lo stesso di sempre dell’Abenomics: “Raggiungere contemporaneamente la rivitalizzazione dell’economia e il risanamento del bilancio - ha spiegato Aso –  e migliorare il welfare state facendo uso dell’aumento del gettito fiscale legato all’aumento dell’imposta sui consumi”. L’esponente dell’esecutivo Abe ha dedicato particolare attenzione ai 1.780 miliardi di yen destinati al finanziamento delle misure speciali. Fra queste anche il "Programma Punti", strumento per consolidare la domanda interna in occasione dell’incremento delle imposte indirette. Si tratta di un meccanismo che premia i consumatori che scelgono di fare i loro acquisti in forma cashless con un bonus del 5% nei piccoli esercizi commerciali e del 2% nelle grandi catene di vendita. Ad ogni modo, e nonostante tutte le contromisure prese dal Governo, l’aumento dell’Iva dell’ottobre 2019 è considerato dagli osservatori economici alla base della contrazione del Pil del 6,3% (tasso annualizzato) dell’ultimo trimestre dello scorso anno. Ma ora esaminiamo la parte della manovra che collega la leva fiscale al rilancio dell’economia e all’uscita dalla deflazione.

Favorire l'innovazione attraverso il Fisco
La manovra prevede una serie di incentivi fiscali per promuovere l’innovazione dell’economia, illustrati punto per punto nel sito del Ministero delle Finanze. Sono in programma deduzioni dal reddito del 25% per gli investimenti in alcuni tipi di start up innovative, crediti di imposta del 15% e compensazione dei costi di ammortamento (30%) per gli investimenti nella rete 5G. In una nazione che vede gradualmente rinnovare costumi e tradizioni, la manovra pone inoltre fine all’esclusione dei genitori single, non divorziati o vedovi, dalla fruizione di detrazioni fiscali per le spese per i figli. Novità anche per il regime del consolidato nazionale, dove si permette alle società del gruppo di dichiarare i propri redditi autonomamente mantenendo allo stesso tempo un certo livello di aggregazione per quanto riguarda i profitti e le perdite.  

Risposta al Covid-19
Alla manovra approvata dalla Dieta nipponica a fine marzo si aggiungono ora una serie di misure straordinarie per affrontare le conseguenze economiche del Covid-19, con un pacchetto di interventi pari al 20% del Pil nipponico, ovvero a quasi 1.000 miliardi di dollari. Dal punto di vista degli adempimenti fiscali, anche in Giappone sono stati calendarizzati una serie di rinvii di scadenze e di dilazioni. L’Agenzia fiscale nazionale ha pubblicato una serie di Faq che, fra l’altro, illustrano le indicazioni sulle proroghe dei termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi, per il versamento dell’imposta sui redditi della società e dell’imposta sui consumi.