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Ecofin: tra risparmio e finanzail Fisco fa la differenza

Al centro dell'incontro che ha impegnato i 27 ministri Ue molte questioni che si intrecciano con quelle fiscali

Rafforzamento della governance economica, piano di aiuti finanziari ai Paesi in crisi economica. Questi alcuni dei temi chiave dell'Ecofin che si è svolto ieri, martedì 17 maggio, a Bruxelles. A impegnare i ventisette ministri Ue anche questioni di rilevanza fiscale, tra cui le regole su tassazione del risparmio e del sistema finanziario.

Al vaglio dei ministri Ue un pacchetto di proposte per rafforzare la governance economica e dare attuazione così alle raccomandazioni della task force presieduta da Herman Van Rompuy. Obiettivo, migliorare la politica di bilancio negli Stati membri dell'Ue e ampliare la sorveglianza a livello comunitario delle loro politiche economiche. Tra le proposte, uno schema di regolamento sul coordinamento delle politiche nazionali di bilancio e uno riguardante la prevenzione e la correzione di squilibri macroeconomici. All'ordine del giorno anche gli aiuti finanziari ai Paesi che affrontano gravi crisi economiche. Il Consiglio ha apportato modifiche agli interventi varati nel novembre 2010 in favore dell'Irlanda e ha approvato  un programma triennale di aiuti finanziari per il Portogallo con il coinvolgimento del Fondo monetario internazionale.

In fieri alcune questioni fiscali. Tra queste, la proposta di modifica della direttiva Ue del 2003 sulla tassazione dei redditi di risparmio, che intende allargarne l'ambito di applicazione anche agli altri prodotti che generano interessi o redditi equivalenti. Quanto alla tassazione del sistema finanziario, il Consiglio ha preso in esame il report elaborato da un proprio gruppo di lavoro sull'argomento. Lo studio, in versione ancora provvisoria, esamina pro e contro sia della tassa sulle transazioni sia di quella sulle attività finanziarie ed elabora una panoramica dei prelievi fiscali introdotti nel settore dagli Stati membri. Sono dieci, infatti, i Paesi Ue che già prevedono una tassa nel mercato finanziario mentre quattro sono in procinto di introdurla. Sull'argomento l'Ecofin ha chiesto alla Commissione di presentare prima dell'estate una valutazione dell'impatto che l'introduzione di tale forma di prelievo potrebbe avere. 

Il Consiglio ha, inoltre, valutato positivamente una comunicazione della Commissione sui lavori intrapresi dall'European Joint Transfer Pricing Forum (EU JTPF) tra aprile 2009 e giugno 2010.  Il gruppo di esperti è stato istituito dall'esecutivo comunitario nel 2002 con l'obiettivo di ridurre gli alti costi amministrativi e di eliminare i casi di doppia imposizione che spesso si verificano nei casi di transazioni infragruppo transfrontaliere. L'Ecofin ha approvato le linee guida sui servizi infragruppo, con lo scopo di ridurre le controversie fiscali all'interno dell'Ue e migliorare il funzionamento del mercato interno.

Al varo anche la Comunicazione della Commissione per eliminare ostacoli di carattere fiscale alle attività transfrontaliere e i casi di doppia imposizione che possono limitare le quattro libertà fondamentali (libera circolazione  dei servizi, delle persone e dei capitali e delle merci) garantite dall'Unione.  Infine, i ministri hanno trovato un accordo  in merito allo schema di direttiva che riformula le regole sul sistema di tassazione da applicare quando la società madre e quelle sussidiarie appartengono a differenti Stati membri.
 

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