Da gennaio ad aprile di quest’anno le entrate tributarie hanno avuto un andamento positivo in quasi tutti i principali Paesi europei esaminati nell’ultimo bollettino realizzato dal Dipartimento delle Finanze del Mef. Secondo gli autori del report sulle entrate tributarie internazionali, il buon risultato del gettito tributario europeo è stato determinato dalla resilienza dell’economia del Vecchio continente. Passando all’analisi dei dati, Irlanda e Portogallo si ritrovano nel gruppo di testa, seguiti in ordine sparso dagli altri Paesi europei. In particolare, il gettito tributario dell’Irlanda è cresciuto del +14,2%, mentre il Portogallo mantiene lo stesso trend di crescita registrato nel 2022 (+10,5%).
Il quadro generale
Dopo aver passato in rassegna i risultati molto positivi di Irlanda e Portogallo (+14,2% e +10,5%), diamo uno sguardo ai dati degli altri Paesi osservati. Rispetto ai dati del primo quadrimestre del 2022, il Regno Unito registra un aumento del gettito tributario (+6,9%) che viaggia ad un ritmo comunque inferiore rispetto a quello dello scorso anno. In Spagna il gettito risulta in ripresa rispetto ai valori di inizio anno (+5,5%). La Francia mostra una variazione positiva (+2,7%) dopo i risultati incerti registrati nei primi due mesi del 2023. In controtendenza, la dinamica delle entrate tributarie della Germania evidenzia una decrescita (pari a -2,3%). Infine, l’Italia: nel nostro Paese si è registrata una crescita del gettito tributario pari al +3,3%.
Focus su Francia e Germania
Le entrate tributarie francesi del primo quadrimestre 2023, al netto dei rimborsi e degli sgravi fiscali, mostrano una crescita di circa 1,5 miliardi di euro rispetto all’analogo periodo del 2022 (in percentuale, come detto, il risultato è pari a +2,7%). Tra le imposte dirette è indubbiamente positiva la dinamica dell’imposta sui redditi da lavoro (+4,6%), ma a farsi notare è la dinamica dell’imposta sulle società (+18,5%). In Germania, invece, si registra una riduzione delle entrate tributarie (al netto delle imposte locali) pari al -2,3%. C’è da dire che a questo risultato negativo hanno contribuito sia l’andamento dell’imposta sui salari (-1,2%), sia quello dell’imposta sulle società (-4,6%). Tra le altre imposte indirette tedesche varia positivamente il gettito dell’imposta sulle assicurazioni (+7,1%), dell’accisa sui prodotti alcolici (+5,5%) e dell’imposta speciale sul tabacco (+ 5,6%). Negativo però il gettito dell’Iva, quello dell’imposta sull’energia elettrica (-2,2%). Pressoché stabile infine il gettito derivante dall’imposta sui motoveicoli (+0,1%).
L’andamento nei Paesi iberici
Il gettito tributario lusitano segna un incremento del 10,5%, per effetto sia dell’andamento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+16,1%) sia di quello dell’imposta sui redditi delle società (+30,8%). Relativamente alle imposte indirette, in Portogallo crescono soprattutto l’Iva (+12,3%), l’imposta sui prodotti alcolici (+11,8%) e l’imposta sui veicoli (+18,4%). In Spagna, il gettito tributario segna un incremento del +10,5%, per effetto sia dell’andamento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+16,1%) sia di quello dell’imposta sui redditi delle società (+30,8%). Relativamente alle imposte indirette crescono l’IVA (+12,3%), l’imposta sui prodotti alcolici (+11,8%), l’imposta di bollo (+1,3%) e l’imposta sui veicoli (+18,4%).
Il gettito di Regno Unito e Irlanda
In Irlanda le entrate tributarie dei primi quattro mesi dell’anno crescono del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il risultato positivo è conseguenza dell’andamento del gettito delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+9,4%) e di quello delle entrate dell'imposta sulle società. Tra le imposte indirette cresce l’imposta sul valore aggiunto (+16,0%), mentre cala il gettito delle accise (-0,7%) e quello dell’imposta di bollo (-14,5%). Il Regno Unito invece segna una crescita pari al +6,9%. Nel caso di Londra, il risultato rispecchia soprattutto l’andamento positivo del gettito delle imposte dirette (+11,5%). Crescono in misura inferiore, infatti, sia le imposte indirette (+0,8%) sia l’imposta sul valore aggiunto (+3,0%).
L’andamento dell’Iva nei vari Paesi
Nei primi quattro mesi del 2023, il gettito Iva ha registrato una crescita elevata per Irlanda (+16,0%) e Portogallo (+12,3%). A seguire, ci sono stati tassi positivi per la Spagna (+5,9%), l’Italia (+5,3%) ed il Regno Unito (+3,0%). In Francia e Germania, invece, si sono verificati andamenti appena negativi (rispettivamente del -0,1% e del -1,1%). Le variazioni percentuali dell’imposta sul valore aggiunto tra vari i Paesi sono state piuttosto omogenee. Nel complesso, nei sette Paesi considerati la forbice tra la decrescita osservata in Germania (-1,1%) e la crescita dell’Irlanda (+16,0%) è pari a 17,1 punti percentuali.