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Dal mondo

Entrate tributarie internazionali.
I primi cinque mesi del 2020

La contrazione dei consumi ha provocato una decrescita del gettito Iva in tutti i Paesi analizzati

entrate tributarie

È online il bollettino n. 136 delle Entrate tributarie internazionali a cura del Dipartimento delle Finanze, che riporta l’andamento del gettito fiscale in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna nei primi cinque mesi del 2020. Il quadro riflette chiaramente le conseguenze portate dalla pandemia del SARS-CoV-2 sull’economia dei Paesi europei: rispetto allo stesso periodo del 2019, infatti, la maggior parte dei Paesi ha registrato minori entrate, esclusi il Portogallo, che ha visto un +0,4%, e l’Irlanda, che ha mantenuto un gettito stabile, registrando un lieve miglioramento rispetto al mese scorso (in aprile -0,6%). Negativo il trend delle entrate negli altri Paesi: Germania (-6,3%), Spagna (-9%), Italia (-9,3%), Regno Unito (-9,6%) e Francia (-13,4%).

Negativo anche il quadro Iva
La forte contrazione dei consumi si fa sentire anche nel gettito Iva, che nei primi cinque mesi del 2020 ha visto una flessione generale rispetto al periodo gennaio-maggio del 2019. Segno negativo in tutti i Paesi considerati, seppur con andamenti molto differenziati: il Portogallo registra la riduzione minore (- 8,1%), seguono Spagna (-9,0%), Germania (- 11,7%), Regno Unito (-17,0%), Italia (-18,7%), Irlanda (-21,7%) e Francia (-27,5%). Nel report si osserva che la Francia, che presentava tassi decrescenti già nel 2019 (-17,7%), peggiora il tendenziale di 9,8 punti percentuali, mentre gli altri Paesi registravano un tasso di crescita positivo a fine 2019 rispetto all’anno precedente. La Spagna cresciuta nel 2019 del 1,9% vede un trend peggiore di 7,1 punti percentuali, mentre sono a due cifre le flessioni degli altri Paesi, dai 15,3 punti percentuali persi dalla Germania ai 27,9 dell’Irlanda.

Le entrate in Portogallo e Irlanda
Il gettito tributario portoghese è riuscito a mantenere una leggera crescita del (0,4%) per effetto dell’andamento positivo delle entrate dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+33,4%), nonostante la diminuzione dell’imposta sui redditi delle società (- 28,6%) e dell’Iva (-8,1%). Decrescono tutte le altre imposte indirette. Ha tenuto anche il gettito fiscale in Irlanda, che ha raggiunto pressoché un identico livello di incassi rispetto allo stesso periodo del 2019 (21,7 miliardi di euro), grazie a una crescita sia delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+4,8%) sia del gettito dell'imposta sulle società. Al contrario, decrescono l’Iva (-21,7%) e le accise (-22,5%).

Dove decrescono le entrate oltralpe
Flessione per le entrate in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Per quanto riguarda la Francia, le entrate tributarie, al netto dei rimborsi e degli sgravi fiscali, si sono contratte del 13,4% rispetto ai primi mesi del 2019, una percentuale corrispondente a circa 14,2 miliardi di euro, per effetto dell’andamento negativo del gettito Iva (-27,5%) e pur a fronte di una dinamica positiva delle imposte sui redditi (+12%) e dell’imposta sulle società (+19%). Per quanto riguarda la Germania, il bollettino riporta che la riduzione del 6,3% contiene al suo interno l’andamento negativo dell’Iva (-11,7%) e dell’imposta sulle società (-36,5%), ma anche la leggera crescita dell’imposta sui salari (+0,2%).
Nel Regno Unito la diminuzione del 9,6% delle entrate riflette l’andamento del gettito delle imposte dirette (-5,6%) e quello delle imposte indirette (-13,9%), tra cui la contrazione ancora più accentuata dell’Iva (- 17%). Infine, in Spagna il gettito fiscale ha mostrato nel periodo gennaio-maggio un decremento del 9%, da attribuirsi alla contrazione sia del gettito delle imposte dirette (-8,3%) che di quello delle imposte indirette (-8,9%), tra cui una decrescita per i tributi principali, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’imposta sul reddito delle società e l’Iva.

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