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Dal mondo

Entrate tributarie internazionali.
Prosegue la crescita diffusa

Nei primi otto mesi dell’anno gettito in crescita in tutti i Paesi osservati

dati primi 5 mesi2020

È online il bollettino di ottobre delle Entrate tributarie internazionali, a cura del Dipartimento delle Finanze. In particolare, l’edizione di questo mese analizza l’andamento delle entrate tributarie da gennaio ad agosto rapporto allo stesso periodo del 2020 riportando le informazioni contenute nei bollettini mensili pubblicati sui siti istituzionali delle Amministrazioni estere competenti. L’esito dell’osservazione, in linea con le rilevazioni più recenti, restituisce una crescita generalizzata e disomogenea dei tassi di variazione tendenziale: da una parte, infatti, in tutti i Paesi oggetto della rilevazione (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna) si è riscontrato un aumento delle imposte rispetto allo scorso anno, dovuto - spiega il report - sia alla ripresa economica sia alle disposizioni fiscali che hanno posticipato versamenti tributari del 2020 al 2021. Tuttavia il differenziale tra 2021 e 2020 si mantiene anche variegato da Paese a Paese, coerentemente con le modifiche agli scadenzari fiscali e le diverse scelte di fiscalità operate dai governi per dare sostegno ai cittadini e alle imprese durante il periodo della pandemia e della ripresa delle attività.
Passando ai dati, la crescita di gettito più consistente è dell’Irlanda (+15,2%), seguita da Spagna (+14,6%), Regno Unito (+12,6%), Italia (+11,3%), Germania (+7%), Francia (+6,4%). Il Portogallo, invece, registra una sostanziale stabilità rispetto ai primi 8 mesi del 2020 (+0,8%). Come ogni mese, il bollettino contiene anche un focus sul gettito Iva. Su questo fronte, da gennaio ad agosto 2021 si è registrato un decremento rispetto allo scorso per il Portogallo (-1,8%) e la Francia (-14,3%), mentre sono aumentate le entrate Iva negli altri Paesi: balzo oltre il 20% per Irlanda (+25,9%), Italia (+24,5%) e Spagna (+14,8%), crescita intorno al 10% per il Regno Unito (+9,6%) e la Germania (+9,5%).

Il focus su Irlanda, Spagna e Regno Unito
Le entrate tributarie in Irlanda tra gennaio e agosto sono risultate maggiori del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, grazie all’andamento positivo del gettito sia delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+18,9%) sia dell'imposta sulle società (+8,1%), che l’Iva (+25,9%). Tra le altre imposte indirette, segnala il report, crescita tendenziale per le accise (+8,3%) e il gettito dell’imposta di bollo (+14,4%). Anche per quanto riguarda la Spagna, si segnala che l’aumento tendenziale del 14,6% deriva dal risultato positivo sia delle imposte dirette (+15,6%) sia delle imposte indirette (+13,1%), mentre, tra le altre imposte indirette, si osserva una crescita del gettito delle imposte sugli idrocarburi (+10,8%), l’imposta sull’energia elettrica (+2,3%) e delle accise sulla birra (+1,8%) e la decrescita delle imposte speciali sul tabacco (-4,2%) e sugli altri prodotti alcolici (-4,5%).
Nel Regno Unito le entrate tributarie hanno segnato un incremento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+12,6%), anche se si segnala un rallentamento nella dinamica di crescita. In particolare, segno positivo sia per il gettito delle imposte dirette (+16,2%) che per quello delle imposte indirette (+9,5%).

Germania, Francia e Portogallo
In Germania, le entrate tributarie dei primi 8 mesi dell’anno sono aumentate del 7%, che corrisponde al passaggio da circa 432 miliardi di euro per le entrate dell’anno scorso ai quasi 463 miliardi di quest’anno. Il focus dettagliato del report evidenzia l’andamento positivo dell’imposta sulle società (+90,5%) mentre è sostanzialmente stabile l’andamento dell’imposta sui salari ( -0,2%). Tra le altre imposte indirette, che vedono il segno positivo dell’Iva (+9,5%), varia negativamente il gettito dell’accisa sui prodotti alcolici ( -6%), mentre è stabile l’andamento dell’imposta speciale sul tabacco. Positiva, infine, la variazione dell’imposta sulle assicurazioni (+2,6%), dell’imposta sull’energia elettrica (+1,3%) e dell’imposta sui motoveicoli (+0,3%). In Francia la crescita del gettito fiscale è stata pari al 6,4% (circa 9,8 miliardi di euro), per oltre l’80% attribuibile alla crescita della taxe intérieure de consommation sur les produits énergétiques. Tra le imposte dirette è positiva la dinamica dell’imposta sui redditi da lavoro (+12,5%) negativa, invece, quella dell’imposta sulle società (-10,5%). Tra le imposte indirette si registra la flessione del gettito dell’Iva (-14,3%).
Infine, in Portogallo il gettito tributario ha segnato un lieve incremento dello 0,8%, in cui sono confluiti l’andamento positivo dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+9,5%) e la flessione del gettito dell’imposta sui redditi delle società (-12,1%) e dell’Iva (-1,8%). Tra le principali altre imposte indirette decrescono, inoltre, le imposte sui prodotti alcolici (-2,3%), l’imposta di bollo (-1,8%) e le accise sul tabacco (-4,3%), mentre sono in crescita le accise sui prodotti petroliferi ed energetici (+2,3%) e l’imposta sui veicoli (+1,7%).

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