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Dal mondo

Entrate tributarie internazionali.
I trend dei primi sei mesi del 2019

In crescita il gettito fiscale in tutti i Paesi con unica eccezione per la Francia, che segna un decremento di oltre 10 punti percentuali

entrate tributarie

Nel primo semestre del 2019 l’andamento delle entrate tributarie in Europa ha presentato inclinazioni molto variegate anche se in sostanziale continuità con i mesi precedenti. È la valutazione generale che emerge dall’ultimo Bollettino delle Entrate tributarie internazionali del Dipartimento delle Finanze, che contiene l’analisi comparata del gettito fiscale di Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna secondo i dati pubblicati sui siti istituzionali delle amministrazioni di ciascun Paese. Il bollettino contiene inoltre la comparazione di alcune variabili macroeconomiche e un approfondimento sulla politica fiscale nei Paesi Ue, che questo mese è dedicato alla tassazione delle rendite finanziarie in Germania.

La panoramica della prima metà del 2019
Il bollettino numero 126, pubblicato oggi, è dedicato ai primi sei mesi del 2019: in linea con quanto rilevato ultimamente, anche per il periodo gennaio-giugno l’andamento del gettito tributario, in rapporto allo stesso periodo dell’anno scorso, si mantiene generalmente positivo, anche se con percentuali molto differenziate tra loro. La crescita maggiore è del gettito del Portogallo (+7,6%). Seguono il tasso di variazione tendenziale di Irlanda (+6,9%), Regno Unito (4,2%), Germania (+3%), Italia (+0,9%) e Spagna (+0,8%). Si conferma anche l’unica eccezione, la flessione del gettito francese (-10,9%). Sul fronte Iva analoga distribuzione: escluso il trend negativo della Francia (-14,9%), il gettito derivante dalla sola Imposta sul valore aggiunto è positivo per tutti gli altri Paesi: Portogallo (+9,3%), Irlanda (+4,9%), Regno Unito (+4,5%), Germania (+3,9%), Italia (+3,6%) e Spagna (+1,2%).

Agli estremi: dal +7,6% del Portogallo al -10,9% della Francia
Dal confronto tra le entrate dei primi 6 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, il Portogallo rileva un andamento positivo per tutti i principali tributi: imposta sui redditi delle persone fisiche (+3,7%), imposta sui redditi delle società (+4,7%) e Iva (+9,3%). Stesso segno anche per l’imposta di bollo (+10%), per le accise sui prodotti petroliferi ed energetici (+11,2%) e sul tabacco (+23,2%), mentre scendono le accise sui prodotti alcolici (-0,2%) e l’imposta sui veicoli (-0,7%).
Per quanto riguarda la Francia, la flessione del -10,9% delle entrate tributarie (al netto di rimborsi e sgravi fiscali) nei primi sei mesi del 2019 corrisponde a circa 16,6 miliardi di euro, un andamento frutto, in particolare, del trend negativo riscontrato dal gettito dell’Imposta sui redditi da lavoro (-29,4%) e Iva (-14,9%), nonostante la crescita delle imposte sulle società (+8,8%).

L’andamento degli altri Paesi europei
La crescita del 6,9% del gettito fiscale in Irlanda riflette l’aumento riscontrato sia dalle imposte sui redditi delle persone fisiche (+7,7%) sia dell'imposta sulle società (+3,5%) e dell’Iva (+4,9%). Tra le imposte indirette, le accise mostrano un incremento tendenziale positivo (+18,2%), mentre è negativo l’andamento dell’imposta di bollo (-3,5%).
Nel Regno Unito il +4,2% del gettito fiscale rappresenta un’accelerazione della dinamica osservata negli ultimi anni e deriva dall’andamento positivo delle imposte dirette (+5,8%) e anche delle imposte indirette (+2,7%). Per quanto riguarda la Germania, il gettito fiscale al netto delle imposte locali, in crescita del 3%, riflette l’andamento positivo dell’imposta sui salari (+5,9%) e dell’Imposta sul valore aggiunto (+3,9%) e quello negativo dell’Imposta sulle società (-7,7%). Negativa anche la variazione del gettito da altre imposte indirette come l’imposta sull’energia elettrica (-6,4%) mentre sono positivi il gettito dell’imposta sulle assicurazioni (+2,9%), dell’imposta speciale sul tabacco (+2,9%), dell’imposta sui motoveicoli (+2,5%) e dell’accisa sui prodotti alcolici (+0,6%).
Infine, la Spagna ha registrato una variazione positiva generale (+0,8%) in cui hanno operato il risultato negativo delle imposte dirette (-0,7%) e quello positivo delle imposte indirette (+2,1%). In particolare, si registrano un incremento per l’imposta sulle persone fisiche (+3%) e l’Iva (+1,2%) e un decremento dell’imposta sulle società (-19,3%).

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