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Dal mondo

Entrate tributarie internazionali.
I trend di gennaio e febbraio

Dati complessivi in crescita ovunque. Segno più anche per il gettito fiscale della Francia, che esce così da un lungo periodo di flessione

entrate tributarie

Sono online sul sito del Dipartimento delle Finanze i bollettini delle entrate tributarie internazionali dedicati al mese di gennaio e al mese di febbraio 2020. Il dato di fondo è che, sia considerando il solo primo mese dell’anno sia guardando il primo bimestre, l’andamento generale delle entrate tributarie è stato positivo per tutti i Paesi analizzati. La sintesi comprende anche la Francia, che conclude così il lungo periodo di flessione delle proprie entrate iniziato a giugno del 2018 e finito proprio a gennaio 2020 con un +9%, che a febbraio è diventato +9,2%.
Positivi a gennaio tutti gli altri Paesi: è cresciuto il gettito tributario del Portogallo (+1%), anche se con un tasso di crescita inferiore rispetto a quello osservato nel 2019. Positiva anche la dinamica del gettito fiscale del Regno Unito (1,8%), dell’Italia (+3,1%), della Germania (+7,7%), quest’ultima con un’accelerazione rispetto al tasso medio del +2,4% osservato lo scorso anno. Segno più anche per l’Irlanda (+10%), in crescita da marzo 2014, e per la Spagna (+9,1%).
Il segno positivo si è mantenuto anche prendendo in considerazione il bimestre gennaio-febbraio rispetto allo stesso periodo del 2019, a partire dal Portogallo (+1,3%) e fino all’Irlanda (+13,8%), passando per Regno Unito (+2,1%), Italia (+5,4%), Spagna (+6,2%), Germania (+7,1%). Un po’ differente, invece, la situazione nel solo campo Iva. Considerando il mese di gennaio, Irlanda, Spagna e Francia hanno incassato meno gettito rispetto allo stesso mese del 2019. Guardando al bimestre, la Francia si è mantenuta negativa (-14%), mentre gli altri incassi sono stati in crescita. 

La fotografia complessiva dei primi due mesi dell’anno
Partendo dal report più recente, quello relativo al bimestre gennaio- febbraio 2020 in rapporto allo stesso periodo del 2019, nel dettaglio si evidenzia che in Francia, al netto dei rimborsi e degli sgravi fiscali, l’incremento delle entrate si quantifica in circa 3,4 miliardi di euro (+9,2%), per effetto dell’andamento positivo dell’imposta sui redditi da lavoro, anche se sono state negative sia la dinamica delle imposte sulle società quella dell’Iva. Per quanto riguarda la Germania, la consistente crescita delle entrate (+7,1%) deriva dall’andamento positivo dell’imposta sui salari (+4,9%) e dell’imposta sulle società. In Irlanda le entrate tributarie sono state in crescita del 13,8% con un aumento sia delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+14,6%) sia dell'imposta sulle società che dell’Iva.
In Portogallo il gettito di gennaio-febbraio 2020 segna un incremento contenuto dell’1,3%. Tra le imposte maggiori, crescono quella sui redditi delle persone fisiche (+3,2%) e l’Iva, mentre di segno opposto sono stati gli introiti dell’imposta sui redditi delle società (-27,6%). Le entrate tributarie del Regno Unito segnano un aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 (+2,1%), mostrando un rallentamento della dinamica osservata negli ultimi anni. In crescita sia le imposte dirette (+3,0%) sia quelle indirette (+1,2%). Per quanto riguarda la Spagna, le entrate tributarie hanno segnato un incremento tendenziale del 6,2%, dovuto alla crescita del gettito sia delle imposte dirette (+12,6%) sia delle imposte indirette (+1,9%).
Infine, da uno sguardo generale sull’Iva, si riscontra una flessione del gettito in Francia (-14,0%) e una crescita per gli altri Stati di osservazione: Irlanda (+5,3%), Portogallo (+3,8%), Germania (+3,2%), Regno Unito (+2,8%), Italia (+1,7%) e Spagna (+1,4%).

Gennaio 2020 a confronto con gennaio 2019
Andando più in dettaglio anche per quanto riguarda il solo primo mese dell’anno, il dato più eclatante è senz’altro l’inversione della dinamica riscontrata dal gettito fiscale francese. Le entrate tributarie, al netto dei rimborsi e degli sgravi fiscali, mostrano infatti un incremento di circa 1,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+9%), per effetto dell’andamento positivo dell’imposta sui redditi da lavoro. Negativa invece la dinamica delle imposte sulle società, mentre tra le imposte indirette si è registrata la flessione dell’Iva (-11,6%) e dell’accisa sui consumi dei prodotti energetici di circa 1,1 miliardi di euro rispetto al medesimo periodo del 2019 (-89,5%).
In Germania le entrate tributarie (al netto delle imposte locali) sono cresciute del +7,7%, per effetto, in particolare, dell’andamento positivo dell’imposta sui salari (+4,4%). In Irlanda il gettito è aumentato del 10% con una crescita sia delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+16,7%) sia dell'imposta sulle società.
In Portogallo, il gettito tributario, cresciuto a gennaio dell’1%, ha visto una dinamica positiva per l’imposta sui redditi delle persone fisiche (+3,8%) e l’Iva (+3,4%), ma negativa per l’imposta sui redditi delle società (-73,9%). Nel Regno Unito a gennaio 2020 le entrate tributarie sono state superiori rispetto allo stesso periodo del 2019 del +1,8%, sintesi della crescita delle imposte dirette (+4%) e della flessione delle imposte indirette (-1,5%). Infine in Spagna le entrate tributarie hanno registrato a gennaio un incremento tendenziale del 9,1%, per effetto del risultato positivo delle imposte dirette (+16,3%), ma negativo delle imposte indirette (-1,5%).
Dando uno sguardo complessivo all’Iva, a gennaio l’andamento del gettito è stato molto diverso da Paese a Paese. Il saldo rispetto al confronto del gennaio 2019 è stato infatti positivo per Regno Unito (+6,7%), Italia (+5,2%), Portogallo (+3,4%) e Germania (+0,7%), mentre è stato negativo per Irlanda (-1%), Spagna (- 4,9%) e Francia (-11,6%).

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