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Dal mondo

Entrate tributarie internazionali.
Trend negativi diffusi in Europa

Nei primi sette mesi dell’anno negativo anche l’andamento del gettito relativo all’Imposta sul valore aggiunto

entrate tributarie

Dal Portogallo all’Irlanda, passando per Spagna, Germania, Regno Unito e Francia. Nei primi sette mesi del 2020 le entrate tributarie hanno registrato un calo generalizzato in tutta Europa a causa delle conseguenze economiche portate dalla pandemia del Nuovo coronavirus. Segno meno per l’andamento del gettito fiscale di tutti i Paesi analizzati dal bollettino delle entrate tributarie internazionali pubblicato ogni mese dal Dipartimento delle Finanze: il dato peggiore è del Portogallo che pur essendosi mantenuto piuttosto stabile fino a maggio ha segnato un -14,6% per il periodo complessivo da gennaio a luglio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, acuito dalla contrazione delle entrate di giugno e luglio. Negativi anche gli altri Paesi analizzati: Irlanda (-2,5%), Francia (-8,8%) Regno Unito (-8,0%), Germania (-8%) e Spagna (-12%).

Tendenza comune e negativa per l’Iva
Anche focalizzando l’attenzione sul solo gettito derivante dall’Iva, la flessione accomuna tutti i Paesi analizzati. La Germania registra la riduzione minore (-10,3%), seguono Portogallo (-12,7%), Regno Unito (- 13,7%), Spagna (-15,9%), Francia (-17,1%), e Irlanda (-22,7%). Il calo dei consumi generalizzato registrato a partire dal mese di marzo scorso a causa della crisi sanitaria -  sottolinea il report - ha avuto inevitabili ripercussioni sul gettito Iva. Le variazioni tendenziali risultano più omogenee rispetto al passato, con una forbice tra la flessione più alta (registrata in Irlanda, -22,7%) e quella più bassa (osservata in Germania -10,3%) ridotta a soli 12,4 punti percentuali. Tra gli elementi da rilevare c’è il miglioramento della Francia, unico Paese che presentava tassi decrescenti già nel 2019 (-17,7%) e che ha migliorato il tendenziale grazie ad una variazione congiunturale di luglio del +20,9%. D’altro canto spicca la contrazione dell’Iva negli altri Paesi, dove invece a fine 2019 il gettito era in crescita rispetto al 2018. In particolare la Germania, cresciuta nel 2019 del 3,6%, peggiora il trend di 13,9 punti percentuali. Spagna, Italia, Portogallo, Regno Unito e Irlanda hanno registrato le maggiori flessioni nei primi sette mesi rispetto alla fine del 2019, perdendo tra i 17,8 e i 28,9 punti percentuali.

In Portogallo, Spagna e Francia i decrementi più accentuati
Andando nel dettaglio, il gettito portoghese segna un -14,6% causato dell’andamento negativo dell’imposta sui redditi delle società (-46,2%) e dell’Iva (-12,7%), mentre sono rimaste pressoché stabili le entrate dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (-0,4%). Il -12% riscontrato dalle entrate in Spagna deriva invece sia dal gettito delle imposte dirette (-8,2%) sia da quello delle imposte indirette (-15,1%). In particolare, tre altre imposte indirette oltre l’Iva si osserva una riduzione del gettito delle imposte sugli idrocarburi (-19,2%). Per quanto riguarda la Francia, il Ministère de l'Action et des Comptes publics ha registrato una contrazione di circa 13,1 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-8,8%), per effetto dell’andamento negativo del gettito Iva (-17,1%) e delle imposte sui redditi (-0,5%). In controcorrente l’imposta sulle società, che invece è quasi raddoppiata (+96%) rispetto a luglio 2019.

Stesso trend per il gettito tedesco e quello britannico
Germania e Regno Unito sono accomunate dalla stessa percentuale in flessione per le entrate tributarie, pari a -8%. In Germania il dato, benché negativo, rappresenta una leggera ripresa rispetto alla rilevazione del mese scorso (-9,1%) e riflette l’andamento negativo dell’Iva (-10,3%) e dell’imposta sulle società (-38,6%). Lievemente negativo è stato l’andamento dell’imposta sui salari (-1,8%). Nel Regno Unito il -8% delle entrate tributarie riflette in particolare l’andamento del gettito delle imposte dirette (-1,9%) e quello delle imposte indirette (-14,4%), tra cui la contrazione del gettito Iva (-13,7%).

Tiene l’Irlanda
Tra le rilevazioni effettuate, le entrate tributarie irlandesi sono quelle che hanno registrato la flessione più contenuta, pari a un -2,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 che deriva dall’andamento negativo delle imposte sui redditi delle persone fisiche (-0,7%) e in modo particolare dell’Iva ( -22,7%) e delle accise ( - 17,6%). Sono invece in crescita, nei primi sette mesi del 2020, l’imposta sulle società (+31,4%) e l’imposta di bollo (+7,3%).

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