Entrate Ue: Irlanda ancora davanti
e il vantaggio è sempre a due cifre
Pubblicato sul sito del Dipartimento Finanze l’ultimo aggiornamento relativo ai primi cinque mesi dell’anno
Irlanda, Germania e Regno Unito
L’Irlanda si conferma il Paese con il tasso di crescita più elevato con una variazione positiva da inizio anno del 10,9%. Un incremento ancora una volta a due cifre garantito dal positivo risultato ottenuto sul fronte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (+8,1%), sulle società (31,4%) e dell’Iva (7,6%). La Germania, seconda in classifica, registra una crescita tendenziale del 6,5% al di sopra della media dello scorso anno e con un incremento di 14,4 mld di euro grazie al risultato positivo dell’imposta sul reddito da lavoro (+9,4%) e sui redditi delle società. Al terzo posto si porta il Regno Unito (+4,9%) che mostra tassi di variazione superiori alla media osservata nel 2014.
A seguire Portogallo, Spagna e Francia
Il Portogallo con un +4% registra un risultato in crescita anche se a un tasso inferiore rispetto alla media del 2014 che riflette l’aumento del gettito delle imposte dirette (+1,3%) e di quelle indirette (+6,3%). Nel mese di maggio poi il marcato incremento tendenziale è stato registrato sul fronte dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+22,6%). In linea con la media del 2014 è il risultato ottenuto dalla Spagna (+4%) che riflette l’aumento del gettito delle imposte dirette (+2,1%) e di quelle indirette (+6,1%). Fanalino di coda è la Francia che registra una flessione dell’1,6% dopo il risultato positivo osservato nel primo bimestre del 2015.
L’andamento del gettito Iva
La nota generale positiva è che tutti gli Stati, oggetto di osservazione, fanno registrare tassi di variazione tendenziali positivi. L’Irlanda ottiene il palmares del miglior risultato di periodo con una crescita sostenuta del 9,5%. Al secondo e al terzo posto si classificano la Spagna (+8,8%), il Portogallo (+7,9%), seguiti dalla Germania (+3,3%), Regno Unito (+3,1%) e dalla Francia (+1,7%). Due le note di rilievo che emergono dalla lettura dei dati di periodo. La prima riguarda l’incremento dei tassi di crescita di Portogallo e Spagna rispetto ai tassi di crescita dello scorso anno. La seconda riguarda, invece, il Regno Unito, la Germania e la Francia che fanno registrare tassi di variazione al di sotto della media del 2014. Infine permangono forti oscillazioni tra i vari Paesi con una forbice di variazione di otto punti percentuali tra il risultato più elevato e quello meno.