Entrate Ue: per Irlanda e Italia
continua il sodalizio fiscale
Pubblicato dal dipartimento Finanze l’ultimo bollettino relativo ai dati di gettito degli 11 mesi del 2016
Irlanda si ripete come lo scorso anno
L’Irlanda, come per lo scorso anno, conquista ancora una volta la testa della speciale classifica di risultato con il tasso di crescita più elevato e una variazione positiva da inizio anno del 6,5%. A garantire la prestazione l’aumento dell’imposta sulle persone fisiche (14,9%), sulle società (41,5%) e sull’Iva (4,8%).
Secondo posto per la Germania e terzo per Regno Unito e Italia
Al secondo posto per risultato si colloca la Germania che fa registrare una crescita tendenziale del 4,4% che eguaglia il tasso di crescita dello scorso anno grazie all’aumento dell’imposta sul reddito da lavoro, sulle società e sull’Iva. Al terzo posto della classifica, con un risultato ex aequo (3,9), l’Italia e il Regno Unito. L’Italia conferma l’andamento positivo da gennaio 2015 e il Regno Unito evidenzia tassi di variazione in linea con la media osservata nel 2015.
Francia, Spagna e Portogallo chiudono il gruppo
A chiudere la speciale classifica ci pensano la Francia con un andamento del gettito (2,8%) che si conferma in ripresa dopo la flessione di febbraio ed è identico a quello della Spagna. La Spagna (2,8%), a sua volta, inverte l’andamento negativo osservato agli inizi dell’anno. Ultimo, ma con un risultato comunque positivo, è il Portogallo che registra una nuova variazione positiva (1,5%) a conferma della ripresa registrata da ottobre.
L’andamento del gettito Iva
Sul fronte Iva l’Italia, si conferma davanti a tutti gli altri Stati con un +4,8% seguita a una spanna dall’Irlanda (4,7%) e dalla Spagna (4,3%). Quarto posto per la Germania (+3,7%) davanti a Regno Unito (+3,3%), Francia (+1,7%) e Portogallo (+1,7%). Permangono, rileva il documento, le forti oscillazioni tra gli Stati oggetto di analisi che, tra il risultato migliore, dell’Italia, e quello più contenuto, del Portogallo, sono di 4,1 punti percentuali.