Entrate Ue: Spagna e Irlanda
ancora una volta al vertice
Pubblicato il documento sull’andamento del gettito tributario che, per risultato, fa il paio con la semestrale
Spagna, Regno Unito e Irlanda ai primi tre posti di merito
La migliore performance di periodo, sul solco della semestrale, è della Spagna che ha registrato il tasso di variazione delle entrate più elevato (+9,1%) contro l’8,4% dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato ottenuto riflette l’aumento registrato sul versante delle imposte dirette (+12,2%) e di quelle indirette (+6,8%). Al secondo posto, anche se non proprio a ridosso, si porta il Regno Unito che con un +5,1% evidenzia una crescita media del gettito tributario simile a quella osservata nel corso del 2016. A garantire la riuscita ha contribuito l’andamento positivo delle imposte sul reddito e sul patrimonio (+6,4%) e dell’Iva (+4,1%). Medaglia di bronzo per l’Irlanda che, a fronte di un risultato positivo (+4,5%), registra, però, una forte riduzione del tasso di crescita al di sotto della media degli ultimi tre anni (+8,8%).
Portogallo, Germania e Francia nel gruppo degli inseguitori
Quasi a ridosso dell’Irlanda è il Portogallo che chiude il periodo di riferimento con un +4,4% e che mostra per la prima volta dagli inizi del 2017 un incremento rispetto allo stesso periodo del 2016. Una inversione di tendenza legata all’incremento registrato sul versante delle imposte dirette (+3,7%) e di quelle indirette (+4,9%). A seguire è la Germania che ha fatto registrare una crescita tendenziale delle entrate del +3,8%, inferiore a quello dello scorso anno (+4,7%). Chiude il gruppo degli inseguitori la Francia che con un +3,3% mantiene l’andamento positivo osservato da febbraio grazie agli ottimi risultati ottenuti dalle imposte sulle società (+11,9%) e dall’Iva (+5%) mentre continua a essere negativo il risultato dell’imposta sui redditi da lavoro. (-3%).
I risultati per Paese sul fronte dell’Iva
Anche sul fronte dell’Iva, come per il totale del gettito tributario, il documento sottolinea la forte oscillazione tra i Paesi oggetto di analisi. Si va dal 10,1% ottenuto dall’Irlanda, prima in classifica, al 4,1% del Regno Unito, ultima per risultato anche se comunque positivo, con una forbice percentuale di 6 punti. Al secondo e terzo posto si collocano la Spagna (+7,9%) e la Francia (+5%) seguite dalla Germania (+5%), Portogallo (+4,9%) e Regno Unito (+4,1%).