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Dal mondo

Fisco e banca, la strana coppia che ama la Svizzera

Ogni anno oltre cinque miliardi di franchi svizzeri scivolano, grazie all’alta finanza, nei forzieri dell’Amministrazione tributaria federale

Secondo le analisi e i dati, piuttosto copiosi, diffusi recentemente dal Dipartimento delle Finanze della Confederazione elvetica, il gettito delle imposte, assicurato annualmente dall’esteso e variegato sistema finanziario svizzero, rappresentato da oltre 300 banche e da circa 200 compagnie d’assicurazione, alle casse dell’Erario centrale di Berna, costituisce in media ben il 10 per cento delle entrate fiscali complessive.
In pratica, almeno secondo quanto riportato e contabilizzato dall’Amministrazione tributaria federale elvetica, il valore delle tasse e delle imposte che le banche, gli istituti di credito e i molteplici operatori del settore finanziario versano ogni anno nei caveaux del Fisco supererebbe decisamente, e sistematicamente, i 5 miliardi di franchi svizzeri. Nel 2002, per esempio, l’ultimo anno rispetto al quale sono stati realizzati degli studi e delle analisi approfondite e comparate in riferimento alla relazione tra Fisco e alta finanza, sulla somma di circa 59 miliardi di franchi svizzeri, corrispondente all’intero incasso dell’Erario federale, oltre cinque erano da ricondurre direttamente alle attivita’ e agli operatori, soprattutto banche e compagnie di assicurazioni, che caratterizzano e alimentano il sistema finanziario nazionale. Dunque, qualora si considerasse una finestra temporale piu’ estesa, come quella che scorre dal 1998 al 2004, le somme scivolate via dai tesori custoditi nelle banche svizzere e destinate a rafforzare le disponibilita’ dei forzieri gestiti dall’Erario di Berna, dovrebbero aver oltrepassato la somma piuttosto apprezzabile di ben 30 miliardi di franchi svizzeri.
Gli illustri esclusi
Tra l’altro questa stima appare ancor piu’ significativa dato che, dalle tavole statistiche e dai numeri raccolti dagli autori della recente pubblicazione, sono stati esclusi alcuni tributi specifici, come quelli relativi ai dividendi, in quanto non direttamente riconducibili alla specificita’ del settore finanziario. Oppure, sempre in riferimento alle procedure seguite per la realizzazione dell’analisi, non è stato affatto considerato il contributo in termini di tasse e di tributi riferibile alle aziende estere sussidiarie e a quelle controllate dai grandi istituti finanziari della Confederazione.
 


*Le imposte versate dal sistema finanziario in rapporto alle entrate fiscali complessive (i valori riportati nel grafico sono espressi in miliardi di franchi svizzeri).
Fonte: Federal Finance Administration

L’alta finanza, volano dell’economia svizzera

Le ottime performance realizzate dal sistema finanziario elvetico sul versante fiscale non sono affatto isolate, anzi, molti esperti le considerano una sorta di anticipazione o di avanguardia rispetto alle spinte ancor piu’ significative che l’intero segmento dell’alta finanza riversa sull’intera economia svizzera, condizionandone in maniera consistente il tasso di crescita. A questo riguardo, è sufficiente scorrere alcuni numeri che delimitano la dimensione reale della piazza finanziaria piu’ solida e longeva del Pianeta per riceverne conferma. Innanzitutto, sul versante della ricchezza prodotta annualmente e, in particolare, in merito al cosiddetto valore aggiunto che abitualmente viene regalato e garantito da banche e operatori finanziari all’economia svizzera, annualmente circa il 14 per cento del Pil intascato e registrato dalla Confederazione è legato inscindibilmente alle attività e ai guadagni originati e veicolati dal mondo della finanza domestica. Nel dettaglio, oltre al fatto che ben 178 mila svizzeri, ovvero il 5,5 per cento degli occupati, sono impiegati nel segmento dell’alta finanza senza peraltro considerare l’indotto, le banche e le compagnie di assicurazione consegnano ogni anno 60 miliardi di franchi svizzeri sui capitoli della ricchezza del Paese. Si tratta quindi di un motore fondamentale dell’economia e, ancor oggi, difficilmente sostituibile e irrinunciabile, perfino sul versante internazionale.

Il rulo delle banche oltre i confini nazionali
Oltre i confini elvetici, le banche controllano circa 1/3 dell’intero stock degli investimenti esteri elvetici che, complessivamente, ammontano a ben 420 miliardi di franchi svizzeri. Perfino sul fronte delicato del commercio con gli altri Paesi il sistema finanziario occupa una posizione di privilegio dato che almeno il 25 per cento del surplus annuo registrato sulla bilancia commerciale è legato alle attivita’ del settore finanziario.
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