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Dal mondo

Fmi: è l’Estonia il modello
del fisco digitale del futuro

Per il Fondo, il Paese baltico è tra i più digitalizzati al mondo, con il 99% dei servizi statali forniti online

DIGITALE
Per l’Organizzazione di Washington l’Estonia è un modello-frontiera, soprattutto in materia di fisco, cui sarebbe opportuno avvicinarsi, per quanto possibile. In particolare, le componenti più cruciali e strategiche dell'e-government estone sono l'identificazione digitale dei cittadini, e delle entità giuridiche, e un sistema di interscambio di dati digitali associato a una rete di applicazioni, una sorta di web-amministrativo sviluppato per finalità di interesse pubblico da diverse istituzioni statali e private.

Più tempo per la cura della persona, meno ore da impegnare sul versante burocratico grazie all’e-management fiscale
Il risultato è una piattaforma multiuso e multiservizi gestita dall’Amministrazione finanziaria e capace di garantire che il 95% dei documenti di rilevanza fiscale sia quotidianamente archiviato online. E il risparmio? Semplice da calcolare. Le Entrate estoni hanno, infatti, elaborato un sistema di analisi e di monitoraggio ad hoc grazie al quale hanno potuto verificare come ogni archiviazione di un documento in formato digitale richieda in media circa tre minuti. Considerando il numero dei contribuenti serviti e la mole di invii, compilazioni, report e procedure aperte e giunte a conclusione, gli esperti dell’Amministrazione finanziaria hanno indicato in 1,1 anni, quindi più di 365 giorni, il tempo risparmiato in media ogni anno dai contribuenti grazie al ricorso e alla disponibilità di strumenti e servizi digitali.

Più informatizzazione, maggiori entrate tributarie
Oltre a risparmiare tempo, la digitalizzazione ha notevolmente rafforzato l’abilità dell’Amministrazione finanziaria estone sia nel recupero dell’evasione sia nella raccolta e tracciabilità del gettito atteso da imposte e tasse. L'efficienza nella raccolta dei tributi è stata classificata tra le migliori dell'Ocse. In pratica, spendendo 40 centesimi il fisco raccoglie 100 euro di tasse (Ocse 2015c). Se torniamo indietro ai primi anni ’90 si tratta d’un salto di qualità da primato per quanto riguarda il trend del gettito registrato anno per anno.

L’età delle riforme fiscali che incontrano lo strumento digitale – Le Entrate estoni, Tax and Customs Board (ETCB), ha spostato tutte le procedure fiscali online e ha reso l'analisi dei dati amministrativi di rilevanza fiscale, quindi la quasi totalità, parte integrante delle sue operazioni. I micro-dati ricavati dai pagamenti dei contribuenti e dagli scambi finanziari, uniti ai dati provenienti da altri dipartimenti governativi, sono utilizzati per produrre profili di rischio e liste selettive e di obiettivi. I micro-dati sono anche usati per far luce su potenziali frodi intracomunitarie, un fenomeno questo che ha costituito e costituisce ancor oggi un rischio endemico per l'Estonia come membro dell'Ue, e questo nonostante gli sforzi posti in essere per limitarne l’impatto e gli effetti sull’economia interna ed europea. Comunque, oltre ai metodi più convenzionali, il Dipartimento di intelligence del fisco estone utilizza direttamente anche i dati dei contribuenti per identificare i rischi nei crediti Iva e per mettere in risalto le cosiddette popolazioni di contribuenti anomali, spesso soggetti i cui profili, provenienti da più fonti, sembrano non combaciare o essere persino in aperto contrasto o disallineamento. In questo ambito, i funzionari fiscali utilizzano anche un'analisi longitudinale dei dati per identificare il comportamento ad alto rischio o anomalo nel tempo (ad esempio, aggiustamenti online rapidamente ripetuti da parte dei contribuenti che riducono o invertono sistematicamente le proprie passività). Questo approccio più aperto all'analisi dei rischi consente alle Entrate estoni di identificare e contrastare più rapidamente le minacce di evasione o elusioni che via via emergono o si palesano.

I risultati a prova di fatturazione elettronica
Nel 2014, nel Paese è stato introdotto il deposito elettronico obbligatorio a livello di transazione per l'Iva e l'abbinamento automatico dei dati per combattere le frodi. La misura ha reso obbligatorio per i contribuenti le fatture di acquisto e di vendita tramite e-file con le relative dichiarazioni Iva. Ciò ha consentito all'Amministrazione di abbinare automaticamente le richieste di credito d'imposta in entrata con i pagamenti delle imposte in uscita e di esaminare le discrepanze e gli elementi non corrispondenti. Si tratta di una misura potenzialmente valida, anche se comporta oneri amministrativi elevati. Le Entrate però hanno attenuato tali svantaggi effettuando il profiling di rischio delle transazioni prima della fase di abbinamento dei dati, in modo da verificare solo le fatture a rischio più elevato. Da quando è stata introdotta la misura, il divario di conformità in Estonia è sceso dal 14 percento dell'Iva potenziale nel 2013 al 9 percento nel 2014 e al 5 percento nel 2015 (uno dei livelli di Vat-gap più bassi nell'Ue).

Sfide future
La maggiore automazione dell'Amministrazione fiscale presenta anche nuovi rischi. La registrazione e il deposito online consentono ai truffatori fiscali di creare in modo efficiente un gran numero di entità a costi molto bassi e di generare rapidamente dichiarazioni e richieste online senza necessità di presenza fisica o aziendale. I truffatori quindi reagiscono rapidamente all'azione sempre più digital del fisco estone, ad esempio, passando da un settore all'altro o da una merce usata nella frode ad un’altra, ingenerando una sorta di rincorsa continua. Inoltre, il sistema spesso consente ai truffatori di generare più crediti con un basso rischio di individuazione, ma un elevato rendimento. Vengono inoltre presentate più richieste di valori diversi e altre caratteristiche per testare i parametri dei profili di rischio messi in campo, consentendo agli evasori di ridurre i rischi d’incorrere in una verifica. In sostanza, la sicurezza informatica include la prevenzione e l'individuazione di violazioni. Costruire un firewall contro i cyber-attacchi è un primo passo e anticipare le minacce future può essere facilitato creando una rete di informazioni condivise sulle vulnerabilità tra agenzie governative e aziende private. L’esempio spesso evocato, è quello degli attacchi informatici del 2007 che hanno paralizzato i servizi online dell'Estonia e hanno spinto il Paese a rafforzare la sicurezza dei dati e a implementare un sistema avanzato di identità digitale per l'autenticazione degli utenti. Per questo oggi, la sua carta di identificazione digitale utilizza la tecnologia blockchain per la sicurezza e il Governo prevede di ospitare i dati di backup in una sorta di luogo virtuale a prova di cyber.
 
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