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Dal mondo

Fmi-Onu-Ocse-Banca Mondiale:
insieme per un Fisco sostenibile

Quattro organizzazioni a confronto a Bali per rafforzare i sistemi tributari dei Paesi in via di sviluppo

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Le sfide future e le opportunità per mobilitare le risorse fiscali nazionali con l'obiettivo di soddisfare le priorità di sviluppo dei Paesi più poveri. Questi i temi sui quali si sono confrontati a Bali, in Indonesia, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), la Banca mondiale, l'Onu e l'Ocse, che, a partire dal 2016 hanno creato la Platform for collaboration on tax (Pct). La piattaforma per la collaborazione fiscale è concepita come uno spazio condiviso che rafforza la cooperazione, consente lo sviluppo di approcci comuni e fornisce una risposta alle richieste di un dialogo globale in materia fiscale.
 
In particolare, durante il meeting è stato affrontato il tema della mobilitazione delle risorse nazionali derivanti dal gettito fiscale come priorità fondamentale per lo sviluppo e parte fondamentale del quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable development goals - Sdg) e del piano di azione di Addis Abeba. Questi due strumenti hanno lanciato una sfida per aumentare le entrate fiscali significative in modo equo ed efficiente.
Gli obiettivi di sviluppo Sostenibile (Sdg) sono contenuti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu. Il Piano d'azione di Addis Abeba, invece, individua l'integrazione a livello nazionale dei piani di finanziamento quale condizione necessaria per favorire l'affluenza di tutti i flussi finanziari (pubblici e privati) destinati al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
In questo quadro la piattaforma fiscale Pct ha l'obiettivo di rafforzare la capacità fiscale dei Paesi in via di sviluppo e di stimolare la mobilitazione delle loro risorse interne per accrescere le entrate tributarie.
 
I temi affrontati
La Banca Mondiale ha evidenziato il lavoro svolto finora dalla piattaforma come per esempio le attività di miglioramento della tax compliance, della trasparenza fiscale e quelle di capacity building. Inoltre, sono stati avviati in 106 Paesi i progetti di mobilitazione delle risorse fiscali nazionali che stanno aiutando le economie dei Paesi in via di sviluppo come per esempio la Colombia dove si è riusciti a migliorare la progressività del sistema fiscale e l'Afghanistan dove si è raddoppiata la raccolta delle entrate tributarie.
La Banca Mondiale ha anche sottolineato l'importanza dell'aumento delle entrate fiscali in  modo equo ed efficiente.
Le Nazioni Unite, inoltre, hanno aggiunto che l'obiettivo della piattaforma è quello di incrementare la capacità che hanno i Paesi nel raccogliere le entrate tributarie attraverso la tassazione. Un altro elemento chiave della piattaforma è la collaborazione tra i quattro enti in materia di evasione ed elusione fiscale e di flussi illeciti di denaro.
L'Fmi, invece, ha descritto la strategia fiscale a medio termine della piattaforma, mettendo in risalto come la tassazione consente allo Stato di svolgere un ruolo attivo nello sviluppo economico.
La piattaforma cerca di identificare quali sono le necessità di spesa dei Paesi necessarie per il loro sviluppo economico e di fare in modo che tutti i Governi siano coinvolti in questa strategia. Infatti, la strategia fiscale a medio termine della Pct dovrebbe essere un documento che consenta il coordinamento di tutti gli stakeholders e la messa a disposizione dei mezzi per realizzare lo sviluppo economico sostenibile.
La piattaforma, inoltre, contribuisce alla quantificazione delle necessità di spesa per raggiungere gli Sdg in diverse aree come l'educazione, la salute, i trasporti, l'energia, eccetera.
 
Dalle sfide dell'economia digitale agli hackathon
L'Ocse, ha invece ricordato le future sfide della piattaforma come quelle poste dall'economia digitale, dalle criptovalute all'uso di dati degli utenti Internet tracciati per identificare il loro reddito, al problema della tassazione dei big dell'economia digitale che spesso non hanno una sede fisica e i cui ricavati sono difficile da assoggettare a imposta. E' importante, secondo l'ente, stimolare il dibattito su come determinare se sono tassabili o meno i profitti di queste aziende del web.
L'ente ha anche spiegato i progressi compiuti dalla piattaforma in relazione alla trasparenza fiscale sempre più in crescita da quando è in vigore lo scambio automatico di informazioni finanziarie che ha cambiato lo scenario economico.
Riguardo alla digitalizzazione, è stata, infine, descritta dall'Fmi l'organizzazione di alcuni hackathon in collaborazione con i Ministri delle Finanze in Paesi come il Senegal durante i quali sono state lanciate delle sfide ai partecipanti (esperti fiscali, esperti informatici, rappresentanti del mondo accademico e del mondo delle imprese) per trovare nuovi metodi e soluzioni per aumentare l'efficienza dell'Amministrazione finanziaria, la performance del recupero dell'evasione e semplificare alcuni servizi per i contribuenti.
 
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