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Dal mondo

Francia, nuova aliquota Iva per l’arte.
Gli operatori chiedono una moratoria

La nuova direttiva (UE) 2022/542 del Consiglio, deliberata lo scorso aprile, potrebbe cambiare le regole per il mercato dell'arte

galleria d'arte

Il mercato dell'arte francese, come quello dei collezionisti e delle aste, è in piena espansione, il 7% di quello mondiale, ma un nuovo aumento dell'imposta sulle vendite, l’Iva europea, minaccia di annullare i suoi progressi. Perché? In sostanza, il recepimento della nuova direttiva (UE) 2022/542 del Consiglio, deliberata lo scorso aprile, rimodulando e ridisegnando in chiave più armonica e razionale la mappa “caotica” delle aliquote Iva adottate dagli Stati membri ha di fatto sancito anche lo stop al trattamento fiscale di favore riservato al mercato dell'arte. Una decisione questa che interessa tutti i Paesi Ue ma che colpisce in modo particolare la Francia proprio per l’ampiezza del mercato dell’arte e delle attività e dei commerci ad esso correlati. È per questa ragione, come riportato da tutti i media nazionali francesi, che da alcune settimane sia i professionisti del mercato dell'arte, in particolare i rappresentanti del Comitato professionale delle gallerie d'arte francesi (CPGA), sia gli stessi artisti, sono sulla difensiva, vedendo nella direttiva Ue "un attacco irrimediabile al mercato dell'arte in Francia". In particolare, è proprio il CPGA che ha chiesto l’intervento immediato del Ministro della Cultura per chiedere una moratoria a Bruxelles a garanzia del mercato dell’arte francese che da solo, si legge nella nota, rappresenta il 50% di quello europeo.

L’entità del danno potenziale
La regola a livello Ue, approvata lo scorso aprile, non entrerà in vigore fino al 2025. Tuttavia, qualora fosse recepita potrebbe imporre un’aliquota Iva del 20% sulle opere d'arte, un mercato che tradizionalmente ha beneficiato di un'aliquota fiscale ridotta del 5,5%. Come detto, tutti gli Stati membri dell'Ue devono tradurre la direttiva in legge entro il 1 ° gennaio 2025, il che significa che anche la Francia dovrà riscrivere il suo attuale sistema.

Ma come si parlano oggi Iva e Arte?
In Francia, le opere d'arte sono attualmente considerate una "eccezione culturale" all'imposta sulle vendite, cioè all’Iva. Infatti, le vendite di opere d’arte in determinate circostanze, come quelle importate nel Paese o vendute da un artista a una galleria, godono dell'aliquota ridotta del 5,5%, mentre l'aliquota Iva standard del 20% in questi casi si applica solo ai profitti realizzati da una seconda vendita di un'opera d'arte. Stando così le cose è possibile che l’aumento dell’Iva possa effettivamente riscrivere la dinamica del mercato dell’arte francese.

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