G20: a Seoul incontro al vertice tra i potenti del mondo

Elaborare un quadro di riferimento per una crescita economica forte e sostenibile, rafforzare la regolamentazione del sistema finanziario, modernizzare le istituzioni finanziarie, affrontare le sfide del commercio internazionale e della sicurezza energetica. Sono i quattro argomenti all'insegna dei quali si apre ufficialmente da domani e fino al 12 novembre nella capitale sudcoreana il tradizionale incontro tra i capi di Stato e governo, i ministri economici e finanziari, i governatori delle banche centrali di 19 Paesi, sia industrializzati che emergenti, l'Unione europea, rappresentata dalla presidenza di turno del Consiglio europeo e dalla Bce, i rappresentanti del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale.

Alla vigilia dell'incontro la vera novità è rappresentata dagli ultimi dati della Cina che sul fronte dell'export, secondo i dati ufficiali, ha fatto registrare nel mese di ottobre un surplus di 27 miliardi di dollari nella bilancia commerciale, dominato da uno squilibrio di 15 miliardi a favore di Pechino nel solo interscambio con gli Usa. Il meeting di Seoul si tiene a circa cinque mesi di distanza dall'incontro del G20 di Toronto e ripartirà tra l'altro anche dagli accordi raggiunti in Canada per il rilancio dell'economia e il riequilibrio dei mercati. Al capitolo del commercio, crescita e affari mondiali è dedicata la recente comunicazione della Commissione europea al Parlamento, Consiglio economico e sociale e Comitato delle Regioni. Il documento definisce i modi in cui la politica europea in materia di scambi e di investimenti deve assolutamente contribuire alla realizzazione del triplice obiettivo di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Una delle indicazioni scaturite dall'ultimo G20 di Toronto riguarda la stabilizzazione del sistema finanziario nell'ambito del quale gli Stati partecipanti hanno convenuto che il settore finanziario deve farsi carico di fornire "un apporto giusto e cospicuo". Sul punto c'è chi ritiene di imporre un prelievo sulle attività finanziarie mentre altri propongono percorsi e soluzioni differenti.