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Dal mondo

G7: su web tax, crescita e internet
tutti d’accordo. Mandato all'Ocse

Un comunicato congiunto e tre documenti il risultato dell'incontro per il ramo finanze che si è rivelato più che positivo

G7_logo
Lotta ai crimini fiscali e finanziari, web tax per le multinazionali, crescita inclusiva, sicurezza sulla rete sono alcuni degli argomenti al centro dell’ultimo G7 che si è svolto nei giorni scorsi a Bari e a cui hanno preso parte i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali di sette Paesi (Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Canada, Stati Uniti e Giappone). All’incontro presenti anche il Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il presidente della BCE, Mario Draghi, e i vertici di FMI, OCSE e Banca mondiale.
 

Un comunicato congiunto e tre documenti condivisi
La riunione dei sette Paesi più industrializzati, che precede quella dei capi di Stato e governo che si svolgerà a Taormina il 26 e 27 maggio, si è conclusa con un comunicato congiunto e tre documenti condivisi rispettivamente dedicati a crescita inclusiva e diseguaglianze, crimini fiscali e finanziari, servizi di trasferimento valuta.
 
Web Tax per le multinazionali
Mandato all’Ocse per l’elaborazione di un piano ad hoc entro la primavera del prossimo anno per un modello univoco di tassazione da applicare alle multinazionali che operano sulla rete. È l’indicazione emersa al termine dell’incontro e contenuta nel comunicato finale. Una presa di posizione unanime che apre la strada alla elaborazione di proposte condivise sulla tassazione digitale.
 
Crescita e lotta alle diseguaglianze
Una crescita forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva. È l’obiettivo sul quale i partner del G7 hanno deciso di concentrare l’attenzione e gli sforzi nel breve, medio e lungo termine. La ripresa globale sta guadagnando slancio, ma la crescita rimane ancora moderata e il Pil è ancora al di sotto del suo potenziale in molti Paesi, con un equilibrio dei conti che rimane ancora precario. Allo stesso tempo, i valori di crescita potenziali a più lungo termine rimangono ancora deboli. In questo contesto il manifesto di Bari, per ora una dichiarazione di intenti, apre la strada a un modello di crescita che, rispetto all’attuale, deve essere più forte a cominciare dalla capacità di coinvolgere tutti senza trascurare nessuno. La relazione OCSE "Un approccio fiscale per la crescita inclusiva nei paesi del G7" fornisce poi orientamenti per lo sviluppo di un'agenda di crescita inclusiva nelle economie.
 
Cooperazione e politica monetaria
In questo scenario economico tutti i Paesi partner si sono trovati d’accordo nel ritenere che l’unica strategia possibile passa non soltanto per la cooperazione economica e finanziaria ma anche per una politica monetaria che deve continuare a sostenere le attività economiche e garantire la stabilità dei prezzi. È auspicabile poi che la politica fiscale sia utilizzata in modo flessibile per rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro, ma anche l'inclusività e il debito devono essere considerati come parte del Pil in un percorso sostenibile.
 
Lotta al riciclaggio e al terrorismo finanziario
Dal meeting sono emerse importanti raccomandazioni finalizzate a tutelare il sistema finanziario internazionale dagli abusi. Rafforzare gli strumenti a disposizione per contrastare il finanziamento del terrorismo, migliorare la condivisione delle informazioni, a livello nazionale e internazionale, rafforzare la cooperazione con il settore privato. Sono le direttrici di un impegno condiviso intorno al quale ruota il rinnovato sostegno da parte delle delegazioni dei Paesi partecipanti nei riguardi delle istituzioni deputate a combattere il riciclaggio di capitali e il finanziamento del terrorismo. Chiaro il riferimento alla Task Force d'azione finanziaria (GAFI-FATF),  il gruppo Egmont di unità di intelligence finanziaria e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nei riguardi di quest’ultimo i Paesi del G7 hanno rinnovato il sostegno anche per ciò che concerne le misure di prevenzione patrimoniali come il congelamento dei fondi e delle risorse economiche e il ricorso all’applicabilità delle sanzioni finanziarie.
 
Porti franchi, free trade zone e servizi di trasferimento valuta
I porti franchi, le free trade zone e i servizi di trasferimento valuta (money transfer) sono oggi potenzialmente tra le aree ritenute più vulnerabili alle minacce terroristiche e al riciclaggio del danaro di provenienza illecita. Su questi rischi già da tempo si è concentrata l’attenzione del GAFI-FATF. In questo contesto i Paesi del G7 hanno rinnovato il sostegno nei riguardi delle attività condotte dal GAFI-FATF per rinvenire tecniche e metodi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo che ogni giorno diventano sempre più raffinate, complici le nuove tecnologie. Analoga attenzione deve essere riservata al settore dei servizi di trasferimento valuta (money transfer) attraverso report periodici di valutazione e un’adeguata opera di monitoraggio non disgiunti da un efficace sistema sanzionatorio per le violazioni di legge.
 
Nuove tecnologie e cyber sicurezza
Un altro importante tema affrontato è quello della sicurezza sulla rete, cruciale anche per la concomitanza della notizia diffusa in queste ore di un vero e proprio cyber attacco condotto da pirati informatici ai danni di multinazionali dell’auto, di enti pubblici, ospedali con quasi 100 Paesi coinvolti. L’attacco, secondo le ultime notizie, sarebbe stato condotto attraverso un virus in grado di infettare i database dei principali soggetti coinvolti.  Alla luce della crescente digitalizzazione dei servizi finanziari e della continua evoluzione delle minacce informatiche, i Paesi del G7 riconoscono che lo sviluppo di pratiche comuni e condivise per aiutare a individuare tempestivamente le vulnerabilità nel sistema finanziario è un elemento chiave per migliorare la capacità informatica delle singole istituzioni finanziarie.  Gli approcci attuali di valutazione devono essere migliorati e completati da pratiche adeguate, compresi esercizi e simulazioni periodiche. A tale fine è stato dato mandato al G7 Cyber Expert Group di sviluppare, entro l'ottobre di quest’anno, una serie di indicazioni non vincolanti per una valutazione efficace della sicurezza in materia informatica.
 
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