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Dal mondo

Galles: l’educazione alle tasse
per i bambini si fa bilingue

Il programma usato nelle scuole per spiegare il fisco è ora tradotto anche nella lingua di origine celtica

Immagine di una classe britannica
In Galles cresce l'attenzione per il rapporto fra il fisco e le generazioni più giovani. Da qualche settimana, Junior Tax Facts, il programma di educazione fiscale di Hmrc, è stato tradotto e reso disponibile anche in lingua gallese: Ffeithau treth ar gyfer plant lau. Si tratta di un pacchetto completo, di supporto agli insegnanti, per spiegare ai bambini di età compresa fra gli 8 e gli 11 anni da dove proviene il denaro per i servizi pubblici: la sanità, i trasporti, la scuola e così via. Negli stessi giorni anche un altro ente pubblico britannico, la Equality and Human Rights Commission, ha concentrato l'attenzione sui piccoli gallesi, ma su un aspetto decisamente più critico. Secondo un recente rapporto della Ehrc, infatti, nei prossimi anni in Galles saranno 50mila i bambini che precipiteranno in uno stato di povertà relativa a causa di alcuni tagli di natura fiscale al welfare state del Regno Unito.
 
Il documento Ehrc, la reazione del governo gallese
In base al rapporto diffuso dall'Equality and Human Rights Commission – definito come il “cane da guardia” del Regno Unito sulle disuguaglianze sociali – la povertà relativa infantile in Galles aumenterà di 50mila unità (una percentuale equivalente all'8% dei bambini per il 2021-2022) a causa del taglio o del congelamento di alcuni benefit. Sono proiezioni statistiche ufficiali, perché l'Ehrc è un ente pubblico britannico per l'Inghilterra e il Galles istituito con l'Equality Act del 2007. La diffusione di questi dati ha provocato la reazione immediata del ministro per l'Infanzia gallese, Huw Irranca-Davies, che ha commentato con una nota ufficiale: “Gli sforzi del governo gallese per contrastare la povertà infantile e migliorare le vite delle famiglie a basso reddito – si può leggere nel sito del governo gallese – sono stati danneggiati dal pacchetto di riforme fiscali […]. Come governo non accetteremo che 50mila bambini gallesi precipitino nella povertà”. Al centro delle critiche, basate sui dati diffusi da Ehrc, è l'effetto sul livello di vita dei nuclei familiari di alcuni tagli allo stato sociale. Per esempio, il congelamento dei benefit per le persone in età lavorativa, che – secondo il rapporto diffuso dalla Resolution Foundation alla fine dello scorso anno – provocherà la riduzione di 315 sterline del reddito annuale di una famiglia media con due figli. Criticità che il Galles affronta in una fase storica molto particolare, caratterizzata da una crescente autonomia fiscale all'interno del Regno Unito e da nuove responsabilità.
 
Junior Tax Facts parla gallese: Ffeithau treth ar gyfer plant lau
A partire dal mese in corso, dopo un intervallo lungo otto secoli, il Galles ha ripreso a riscuotere tributi propri. Dal primo aprile le britanniche imposta di bollo fondiaria e imposta sulle discariche sono state sostituite da analoghi tributi gallesi. Cardiff, d'accordo con Londra, assume quindi sempre più vasti spazi di autonomia fiscale: dall'aprile del prossimo anno entreranno in vigore anche le aliquote made in Wales sull'imposta sui redditi. Questo risveglio delle antiche nazioni celtiche ha anche un profilo linguistico che l'Amministrazione fiscale britannica riconosce anche attraverso la pubblicazione della versione gallese del Junior Tax Facts. Secondo Angela MacDonald, Direttore per i Servizi ai contribuenti dell'Hmrc, “La versione in lingua gallese consentirà di accedere al programma e ai benefici che offre a molti più bambini. Li aiuta a capire a che cosa servono le tasse e perché si pagano”. Al termine del programma – spiega Hmrc – l'87% dei bambini sa perché si raccolgono le tasse, all'inizio del corso ne è consapevole solo il 12%.
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