Giappone: riforme e fiscalità
le priorità indicate per il 2017
Il programma annunciato dal responsabile del dicastero Finanze corrisponde al piano di dicembre 2016
Abbiamo un piano! – Punto di riferimento programmatico del governo giapponese è il “Piano per il progresso economico e la rivitalizzazione del fisco” del 2016, una vera e propria roadmap con la prospettiva di raggiungere il surplus nei conti pubblici a partire dal 2020. Obiettivo che l'esecutivo giapponese considera raggiungibile, considerate la crescita delle entrate registrata con la applicazione della Abenomics e la diminuzione della spesa in sussidi di disoccupazione. Il concetto che sottolineano ripetutamente i documenti elaborati dal governo giapponese è solo apparentemente banale: senza il rilancio dell'economia non può essere raggiunto il consolidamento fiscale. Per raggiungere l'equilibrio di bilancio nel 2020, stima il governo, il prodotto interno lordo del Giappone deve raggiungere la quota di 600mila miliardi di yen all'anno.
2017, le entrate e la riforma fiscale – Per quanto riguarda l'anno in corso, il ministro Aso stima, approssimativamente, le entrate del Giappone in circa 63mila miliardi di yen (di cui 58 miliardi di entrate fiscali). Dal punto di vista dell'attuazione della riforma fiscale, sono previste modifiche alle detrazioni per il coniuge in modo da consentire una migliore organizzazione dell'orario di lavoro. Priorità anche all'espansione del settore della ricerca e sviluppo, con l'introduzione di un credito di imposta progettato per favorire la crescita dei salari degli addetti del settore e quindi la crescita dell'economia nel suo complesso. In programma buste paga più pesanti anche per i lavoratori dell’infanzia, importantissimi per favorire l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro. Sono in vista, fra l’altro, novità anche per la tassazione degli alcolici, con la redistribuzione del carico fiscale fra i diversi liquori. Fuori dall'agenda fiscale 2017 l'aumento dell'Iva dall'8 al 10%, che lo scorso anno è stato rimandato al 2019, nonostante le ramanzine del Fondo monetario internazionale.
La maggioranza di governo – Il programma presentato alla Dieta giapponese dal Ministro Aso corrisponde, quasi punto per punto, alla riforma fiscale presentata lo scorso dicembre alla stampa dalle due formazioni che reggono la maggioranza: i liberaldemocratici e il partito di ispirazione neobuddista Komeito. L'esperienza di Governo del premier Shinzo Abe è ormai una delle più lunghe dell'intera storia del Giappone democratico e potrebbe diventare la più duratura in assoluto se arrivasse sino al 2020, anno delle Olimpiadi a Tokyo.