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Governance, la piattaforma finaleal vaglio del Consiglio Ue

Il 28 e 29 ottobre la task force presieduta dal presidente belga Van Rompuy presenterà i risultati

occhi sull'europa

Consolidamento dei procedimenti di risoluzione delle crisi finanziarie; coordinamento più ampio delle politiche economiche, disciplina di bilancio, attuabile attraverso un Patto di stabilità e crescita più forte; ampliamento dell'ambito di applicazione dei meccanismi di sorveglianza economica, compresi gli squilibri macroeconomici e di competitività; istituzioni più forti, inserite in un processo decisionale più efficace. Sono i cinque punti di rilievo contenuti nel rapporto approvato dalla task force, presieduta dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, sulla governance economica, dopo l'ultima riunione del 18 ottobre. Obiettivo dichiarato è rafforzare l'elaborazione e attuazione di politiche pubbliche capaci di migliorare la qualità della legislazione europea, della sua efficacia e semplicità.


Una piattaforma integrabile
I lavori della task force, presieduta dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e costituita dal presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Junker, dal commissario per gli affari economici e monetari, Olli Rehn, e dai ministri dell'economia dei Paesi membri dell'Unione europea, sono iniziati il 21 maggio. Il rapporto finale, che tiene conto delle proposte legislative elaborate dalla Commissione europea, sarà sottoposto al prossimo Consiglio europeo (28-29 ottobre 2010) che potrebbe dare il proprio assenso avanzando, laddove necessario, anche alcune modifiche e integrazioni.

Le proposte della Commissione
La Commissione europea il 29 settembre ha presentato a sua volta un pacchetto di 6 proposte legislative (cinque regolamenti e una direttiva), finalizzate a dare attuazione alle linee di rafforzamento della governance economica, una sorveglianza più ampia delle politiche di bilancio, macroeconomiche e delle riforme strutturali, nuovi meccanismi di controllo dell'osservanza delle norme per gli Stati membri inadempienti.
Il pacchetto di misure, che definisce il nuovo patto di stabilità e crescita e il regime sanzionatorio da applicare in caso di inadempienze, è subordinato all'approvazione da parte del Parlamento europeo entro l'estate 2011, e potrebbe essere, in sede di lettura, destrutturato in due parti di cui una a contenuto propositivo e l'altra caratterizzata da misure sanzionatorie.
Vale la pena ricordare che proprio la riforma della governance rappresenta  uno dei punti chiave della nuova presidenza del Consiglio dell'Unione succeduta a quella spagnola oltre a tassazione, crisi economica, applicazione a regime del Trattato di Lisbona e allargamento.

 

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