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Dal mondo

Grecia: dall'1 agosto Iva in calo
nel settore della ristorazione

La decisione di far scendere di dieci punti l’aliquota standard è per rilanciare il settore turistico e alberghiero

ristorante greco
Dal primo agosto è in funzione la nuova aliquota dell’imposta sul valore aggiunto VAT (o FPA) su ristoranti e prodotti di ristorazione come bar e caffè. In particolare, il governo ellenico ha deciso di abbassare di 10 punti percentuali (e cioè dal 23% al 13%) l’imposta per rilanciare il settore in un momento topico per la stagione turistica ellenica.
Secondo l’annuncio del primo ministro Antonis Samaras “malgrado le difficoltà economiche e finanziarie il Paese è riuscito ad ottenere risultati molto importanti e significativi per cui, prosegue  il ministro, laddove l’esperimento dovesse portare buoni frutti potranno seguire altri sgravi alle imposte”.
I buoni frutti, connessi all’alleggerimento dell’Iva, sono quelli relativi alle maggiori entrate per le casse dello Stato connesse a una minore evasione fiscale (uno dei mali cronici della Grecia). Il Premier greco, del resto, ha ribadito che, nel caso in cui gli illeciti fiscali relativi alla evasione dovessero mantenere un elevato trend, l’aliquota Iva sarà presto riportata al 23%.
 
Risale al 2011 la decisione di elevare l’aliquota
Per ristabilire i conti pubblici dello Stato, soltanto due anni fa, era stata elevata l’aliquota Iva al 23%. Più in particolare, nel vortice della recessione economica attraversata dalla Grecia, tra misure di austerità e rigore, il governo del Paese, nel quadro del programma concepito con la Troika (Banca centrale europea, Commissione europea e Fondo monetario internazionale) volto a risanare le finanze greche, aveva introdotto un aumento delle aliquote Iva più basse (dal 13% al 23%) a decorrere dal 1 settembre 2011, nel settore della ristorazione (ristoranti, caffè, bar) nonché per quanto riguarda certi prodotti come le bibite rinfrescanti, i succhi di frutta, la verdura e via dicendo.
Era stato il governo presieduto da Papandreou che aveva elevato l’aliquota massima dell’imposta sul valore aggiunto a marzo 2010 dal 19% al 21%, e poi al 23%.
 
Una decisione condivisa con l’Europa
Anche l’odierna decisione è stata presa di comune accordo con la Troika e le parti socio-economiche del Paese impegnati a intervenire durante la crisi debitoria.
Secondo Simon O’Connor, portavoce del vicepresidente della Commissione europea, la riduzione dell’aliquota Iva, non comporterà alcun pregiudizio per le finanze pubbliche a condizione, tuttavia, che il provvedimento abbia un limite temporale.
Il portavoce, altresì, ha confermato l’esistenza di un possibile “gap” finanziario per il Paese ellenico nell’anno 2014, ossia alla fine del programma di aiuti Efsf (l’European financial stability facility).
 
Un vantaggio per i turisti
Uno stimolo, quindi anche per gli addetti del settore attuato mediante un “contrasto di interessi”. Io ti tasso di meno ma tu paghi le tasse senza evadere è la filosofia ispiratrice. La misura, inoltre, incidendo sui consumi dovrebbe avere ripercussioni positive per i turisti che visiteranno il Peloponneso e le isole greche in quanto anche per loro i conti saranno meno “salati”. Questa nuova aliquota, quindi, dovrebbe portare più clienti nei ristoranti e maggiori consumi.
Scongiurare, insomma, quel vortice dell’economia, che con l’aumento dell’imposizione fiscale e i forti tagli alla spesa potrebbe peggiorare il già grave e profondo stato di crisi del Paese.
 
Una decisione avvertita in ambito ministeriale
Della necessità di abbassare l’aliquota in alcuni settori strategici (come quello turistico), in verità, si erano avuti alcuni sentori all’inizio dell’anno. Il ministero delle Finanze greco, infatti, aveva segnalato l’incremento a 305 milioni di euro del deficit a causa della diminuzione delle entrate a gennaio 2013. Nel dettaglio, i tecnici del ministero avevano registrato un -7% di entrate fiscali (rispetto alle previsioni) e un -16% (rispetto allo stesso periodo del 2012). Un calo, dovuto, soprattutto ai minori incassi dell’Iva (-15%).
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