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Dal mondo

Incontro su Fisco e terzo settore:
la Turchia studia il modello italiano

Focus sulla normativa e sulle procedure di registrazione e controllo delle organizzazioni della società civile

Delegazione turca in visita a Roma lo scorso 22 ottobre per approfondire con l’Agenzia delle Entrate gli aspetti fiscali del terzo settore. Nell’ambito del programma IPA II (Instrument for Pre-Accession Assistance), strumento finanziario a supporto della politica di allargamento dell’Unione Europea, la Turchia ha, infatti, aderito a un progetto sui rapporti tra le istituzioni pubbliche e le organizzazioni della società civile. Gli approcci istituzionali e le strategie per migliorare la collaborazione tra pubblica amministrazione e il terzo settore sono i temi al centro degli incontri e delle visite di studio tra la Turchia e sei diversi Paesi membri dell’Unione Europea. Dopo la Finlandia, l’Italia è stata la seconda tappa del viaggio, a cui  seguiranno la Francia, il Belgio, il Regno Unito e la Germania.
 
Un progressivo avvicinamento agli standard e alle politiche comunitarie
Obiettivo del progetto, finanziato dal programma IPA II, è di facilitare il progressivo avvicinamento del Paese a cavallo tra Europa Orientale e Asia Occidentale agli standard e alle politiche comunitarie, tramite il confronto e lo scambio di esperienze con Paesi membri dell’Unione. La Turchia sta quindi studiando da vicino le buone pratiche e gli approcci dei Paesi comunitari nei rapporti tra amministrazione pubblica e organizzazioni delle società civile, comprese le modalità per coinvolgerle nella programmazione politica, nella sua identificazione, attuazione, monitoraggio e valutazione.

La visita presso l’Agenzia delle Entrate
La delegazione turca, composta da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell'Interno e da membri delle organizzazioni della società civile, ha incontrato lo scorso 22 ottobre gli esperti dell’Agenzia delle Entrate per discutere e approfondire le tematiche fiscali legate al terzo settore. Considerate le notevoli differenze tra il nostro ordinamento e quello turco, il confronto e lo scambio di vedute sono stati particolarmente interessanti e ricchi di spunti di discussione. Per oltre tre ore gli esperti dell’Agenzia sono stati impegnati a rispondere alle numerose domande poste dai colleghi turchi per conoscere la normativa italiana riguardante le organizzazioni senza scopo di lucro, il loro regime fiscale e le eventuali agevolazioni previste, sia a livello locale che centrale.
Gli esperti dell’Agenzia hanno, inoltre, illustrato le modalità di registrazione delle organizzazioni che operano nel terzo settore, facendo un confronto tra la riforma del 2017 che istituisce il Registro Unico presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la disciplina precedente. I colleghi turchi si sono mostrati particolarmente interessati anche a conoscere le varie procedure di controllo sull’attività di queste organizzazioni e le possibili forme di finanziamento.
Gli esperti delle Entrate intervenuti durante l’incontro hanno ribadito la disponibilità dell’Agenzia a  ulteriori confronti e approfondimenti su temi di interesse delle istituzione turche, anche mediante la programmazione di prossime visite. Un approccio in linea con l’impegno dell’Agenzia delle Entrate in ambito internazionale.  L’Amministrazione fiscale, infatti, collabora assiduamente con altre amministrazioni europee e con gli organismi internazionali,  sia mettendo a disposizione sul campo la professionalità dei propri esperti in diversi progetti di capacity building e di gemellaggio, sia attraverso l’organizzazione di visite studio presso i propri uffici.
 
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