India: attuare riforme strutturali
per una crescita sostenibile

L'economia indiana sta mostrando importanti segnali di ripresa, ma resta ancora molto da fare per tornare ai tassi di crescita registrati in passato. Le stime contenute nell'ultimo Rapporto dell’Ocse sullo stato del Paese parlano infatti di un probabile aumento del Pil del 5,4% per l’anno in corso e del 6,6% e del 6,8% per i prossimi due anni.
 
L’importanza di attuare riforme strutturali
Per permettere al subcontinente indiano di ottenere una crescita che sia allo stesso tempo forte, sostenibile e inclusiva, per l’Ocse è comunque di primaria importanza attuare le riforme strutturali attese, alcune delle quali già presenti nelle bozze presentate dal primo ministro Narendra Modi, da pochi mesi alla guida del governo.
 
Le origini del rallentamento dell’economia
Nell'indagine, presentata a New Delhi il 19 novembre scorso, si osserva che a partire dal 2011 l'economia indiana ha subito un rallentamento più accentuato di quello di molti altri Paesi coinvolti dalla crisi internazionale, ma che ora si sta riprendendo più velocemente grazie allo stimolo degli investimenti e delle esportazioni.
 
Le misure proposte
Le ricette dell’Ocse per rafforzare il trend positivo fanno riferimento a misure di breve, medio e lungo termine.  Mentre nel breve termine saranno necessari un livello di inflazione stabile e inferiore all’attuale e un deficit di dimensioni più ridotte, per sostenere una crescita forte e inclusiva nel lungo termine bisognerà destinare ulteriori risorse pubbliche nel settore dell’assistenza sanitaria, in modo da garantire migliori condizioni di vita per tutti gli indiani, e politiche tali da favorire una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Una più incisiva normativa di genere in materia di occupazione e salari dovrebbe portare sia all’aumento di posti di lavoro per le donne che dell'equità e una crescita di oltre 2 punti percentuali ogni anno.
 
Le sfide future dell’India
L'analisi dell’Organizzazione per lo sviluppo economico richiama l'attenzione sulle sfide che l'India dovrà affrontare nel prossimo futuro. Tra queste una riforma del mercato del lavoro che lo renda più semplice e più flessibile; nuovi programmi di istruzione e di formazione; la creazione di incentivi per i lavoratori che vogliono uscire dall’economia informale; la realizzazione di programmi per i giovani in cerca di occupazione;  l’introduzione dell’Imposta sul valore aggiunto con poche e limitate esenzioni; il taglio dei sussidi nel settore energetico.
Per l’Ocse sarà infine cruciale ridurre gli ostacoli alla crescita del settore manifatturiero, che negli ultimi anni ha contribuito alla crescita del Pil meno di quanto avrebbe potuto.