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Dal mondo

Irlanda e Spagna, alternanza
al vertice per entrate e Iva

Pubblicato sul sito del Df l'aggiornamento relativo ai dati fiscali internazionali per i primi otto mesi dell’anno

grafico andamento entrate
Irlanda, Portogallo e Spagna, Spagna, Irlanda e Portogallo. È, in estrema sintesi, la composizione della speciale classifica, per entrate fiscali e Iva, relativa alle tre posizioni di vertice che emerge dall’ultimo bollettino delle entrate tributarie internazionali. Il documento, pubblicato sul sito del Df, è relativo ai primi otto mesi dell’anno gennaio-agosto 2014.
 
Irlanda in testa anche su gennaio-agosto
Ancora una volta la migliore performance, nel periodo di riferimento, l’ha ottenuta l’Irlanda con una variazione positiva, rispetto allo stesso periodo del 2013, dell’8,7% (24,9 mld di euro). A garantire il risultato sono stati, secondo quanto indicato nel documento, l’aumento dei salari collettivi e gli elevati livelli occupazionali. Le entrate cumulate di periodo sono superiori a quelle ottenute nello stesso periodo del 2013 (+9,1%).
 
Portogallo e Spagna al secondo e terzo posto
Il Portogallo si conferma, come per lo scorso anno, il Paese con il secondo tasso di crescita più elevato e una variazione positiva da inizio anno del 7,7% contro il 6,3% del 2013. Un secondo posto ottenuto grazie all’andamento positivo dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+33,2%), delle società (+41%) e dell’Iva (+21,7%). La Spagna conferma il trend positivo degli ultimi tre mesi e grazie all’aumento del gettito delle imposte dirette (+3,5%) e di quelle indirette (+6,9%) ottiene un meritato terzo posto.
 
A seguire Regno Unito, Germania
Il Regno Unito, come avvenuto nello stesso periodo del 2013, supera ancora una volta, anche se di una spanna (+3%), la Germania (+2,7%) e si conferma, per entrambi, una crescita sostenuta. Per i britannici il gettito del periodo si ferma a quota 306 mld di sterline ed è stato ottenuto grazie all’andamento positivo dell’Iva (+5,4%) mentre appare stabile quello derivante dalle imposte sul reddito e sul patrimonio (0,5%). Per la Germania il risultato è stato ottenuto grazie alla performance positiva dell’imposta sui salari (+7,3) e sui redditi delle società (+152,4%). Il gettito di periodo mostra un aumento di 9,9 mld di euro in aumento rispetto ai 9,1 miliardi di euro del 2013.
 
Fanalino di coda la Francia
I transalpini che nel 2013 avevano conquistato, nello stesso periodo di riferimento, il primo posto nella speciale classifica per dati di gettito con il tasso di crescita più elevato chiudono in flessione all’ultimo posto (-1,8%). E questo dopo oltre un anno di crescita a un tasso medio del 6,5%. A pesare in negativo è stato l’andamento delle entrate dalle imposte sulle società (-44,2%) mentre positivo è quello dell’imposta sui redditi da lavoro (+14,1%) e Iva (+2,7%).
 
L’andamento del gettito Iva
La forbice di variazione che divide il Paese con la crescita più elevata, la Spagna, da quello con la minore crescita, la Francia, è di 6 punti percentuali. Tutti i Paesi considerati nel Rapporto hanno registrato nel periodo di riferimento valori positivi. La Spagna evidenzia la variazione tendenziale più elevata dall’inizio dell’anno (+8,7%) seguita a una spanna da Irlanda (+8,5%), Portogallo (+7,9%) e Regno Unito (+5,4%) che incrementano i tassi di crescita dello scorso anno. La Germania (+3,1%) e la Francia (+2,7%) chiudono la classifica per gettito Iva confermando l’andamento positivo degli ultimi mesi del 2013.
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