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Dal mondo

Il J5 stringe il cerchio
sull'evasione fiscale globale

Le autorità fiscali di Usa, Australia, Canada, Uk e Paesi Bassi al lavoro su strategie e risultati dell’alleanza

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Il J5 funziona da moltiplicatore per i cinque Paesi aderenti. È questa la principale evidenza emersa a Sidney nel corso della riunione dei direttori delle amministrazioni tributarie di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Paesi Bassi. In pratica, grazie alla condivisione di informazioni, la sola esistenza dell’organizzazione transnazionale moltiplica per ogni membro le capacità di analisi, la base di dati e le intuizioni a disposizione contro le frodi internazionali. Nel corso del meeting diffusi i dettagli della prima operazione completamente made in J5.

La prima azione congiunta
Durante il meeting si è discusso dell'operazione condotta dal J5 nel mese di gennaio nei confronti di un'istituzione finanziaria internazionale sospettata di facilitare il riciclaggio di denaro e l'evasione fiscale. La frode che ha fatto scattare l’operazione è relativa a un sofisticato sistema messo a punto dall'istituto finanziario per permettere ai propri clienti di nascondere e trasferire la ricchezza in forma anonima per eludere gli obblighi fiscali e riciclare i proventi delle proprie attività. Per concludere l’operazione congiunta, ogni Paese del gruppo ha raccolto e condiviso prove, informazioni, oltre ad aver avviato attività di intelligence come per esempio questionari, interviste e mandati di comparizione grazie ai quali sono emerse informazioni significative.
“Azioni coordinate come questa dimostrano come i Paesi del J5 riescano ad essere molto più efficaci nella lotta alla criminalità fiscale internazionale e al riciclaggio di denaro quando uniscono le loro forze. Questa è la prima azione congiunta di contrasto intrapresa su scala globale dal J5, la prima di molte”, ha affermato Don Fort, capo della divisione Criminal Investigation dell’Agenzia delle entrate statunitense.
“La lotta all'abuso di accordi bancari è stata al centro della nostra azione congiunta. Temiamo che ci siano centinaia di australiani coinvolti in questi accordi e attraverso il J5 stiamo lavorando per stringere la rete su coloro che permettono la criminalità fiscale transnazionale”, ha affermato Will Day, il vice commissario delle Entrate australiane.

Condivisione di dati e competenze al servizio della lotta ai crimini fiscali
Durante la riunione australiana, è emerso come il lavoro congiunto svolto dal gruppo abbia messo in evidenza che gli evasori fiscali adoperano metodi sempre più complessi per nascondere i loro proventi illeciti. Per questo, il gruppo ha riunito analisti a livello mondiale per rendere noti i percorsi legati al riciclaggio di denaro. Essere parte del J5, per i cinque Paesi significa moltiplicare di cinque volte la loro capacità analitica, i loro dati e le intuizioni a loro disposizione. Grazie alla collaborazione di tutte le forze messe in campo, il gruppo sta individuando sempre più efficacemente gli evasori in tutto il mondo, attraverso attività di controllo mirate che cercano di incastrare gli evasori fiscali. Inoltre, dopo aver condiviso competenze e best practices per identificare i meccanismi e le strutture più comuni e di impatto che vengono utilizzati per commettere reati fiscali transnazionali, nel 2020 il gruppo dei cinque si concentrerà su quei criminali che presentano una maggiore pericolosità per i Paesi del J5.

L'identikit del J5
Il J5 è stato costituito nel 2018 su input della task force dell'Ocse dedicata ai crimini fiscali e da allora ha lavorato “per raccogliere informazioni, condividere intelligence e condurre operazioni congiunte, ottenendo significativi progressi nella lotta di ciascun Paese alla criminalità fiscale internazionale". L'obiettivo dell'alleanza a cinque è quello di condividere dati, intelligence, tecnologia e strumenti sul campo, lanciare nuove iniziative e avviare azioni coordinate per far sì che si possano individuare coloro che permettono, assistono e facilitano il verificarsi di crimini fiscali, in particolare offshore.

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