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Dal mondo

L'imposta sul reddito delle persone fisiche nel sistema fiscale della Repubblica Slovacca

A decorrere dall'1.1.2004 è stata introdotta l'aliquota unica del 19%. Consistente il risparmio rispetto al precedente sistema a scaglioni

bandiera slovacca
Come già avvenuto con riferimento all'imposta sul reddito delle persone giuridiche, anche per l'imposta sul reddito delle persone fisiche il nostro "viaggio" non può non iniziare dall'individuazione di quali contribuenti e di quali redditi quest'imposta intenda colpire.

Dal punto di vista della soggettività passiva, va subito chiarito che l'elemento discriminante è rappresentato dal tempo trascorso nella Repubblica Slovacca durante ciascun periodo d'imposta: i residenti pagano i tributi per qualsiasi reddito derivante da qualunque fonte, mentre le persone fisiche non-residenti sono soggette all'imposizione fiscale solo per i redditi derivanti da fonte slovacca.

In relazione a ciò, la normativa esistente considera residente il soggetto che:
- è permanentemente presente in Slovacchia
- ha un permesso di soggiorno di lunga durata
- è fisicamente presente in Slovacchia per più di 183 giorni all'anno, anche non consecutivi.
Le persone fisiche, residenti nel territorio della Repubblica Slovacca o che vi soggiornano per almeno 183 giorni nell'anno solare, sono quindi considerate persone aventi residenza fiscale slovacca.

Gli adempimenti fiscali di tali persone riguardano sia i redditi prodotti nella Repubblica Slovacca che quelli prodotti all'estero. Le persone non residenti in Slovacchia e le persone che ci soggiornano per meno di 183 giorni nell'anno solare, non hanno la residenza fiscale slovacca e, pertanto, sono sottoposti a imposizione solo limitatamente ai redditi di provenienza slovacca.

Una posizione particolare esiste per i cosiddetti "ex-patrioti": si tratta di persone fisiche aventi la propria residenza all'estero che sono state inviate in Slovacchia da una persona straniera in qualità di esperti, con compiti di assistenza tecnica da prestare a persone giuridiche con sede in Slovacchia, e che vi soggiornano ai soli fini di tale assistenza tecnica. La tassazione degli "ex-patrioti" riguarda solo i redditi prodotti nella Repubblica Slovacca, senza aver riguardo alla durata del soggiorno.

Le tipologie di reddito sottoposte a imposizione sono:
1. redditi dal lavoro dipendente ed emolumenti dei quadri o dirigenti
2. redditi dall'attività d'impresa e/o da altre prestazioni di lavoro autonomo
3. redditi di capitale
4. redditi dall'affitto
5. altri redditi.

Alcune tipologie di redditi sono esenti da imposta. Tra questi rientrano, ad esempio:
- i redditi provenienti dalla vendita delle azioni di una Spa, a condizione che siano state vendute almeno un anno dopo la data della loro acquisizione
- i redditi provenienti dalla vendita di una quota di partecipazione a una società a responsabilità limitata, a condizione che tale quota sia stata venduta almeno cinque anni dopo la data della sua acquisizione
- i redditi provenienti dalla vendita dei beni mobili, eccetto quelli indicati nell'apposita legge (ad esempio, veicoli a motore, titoli, eccetera) per i quali la legge richiede che sia decorso un anno dalla data della loro acquisizione
- i redditi derivati dalla vendita dei beni immobili, se il periodo che trascorre tra l'acquisto e la vendita sia superiore a cinque anni
- i guadagni derivanti dalla vendita di case o appartamenti che siano stati la residenza del contribuente e che siano stati di proprietà dello stesso per almeno due anni.

La base imponibile per il pagamento dell'imposta sui redditi delle persone fisiche è rappresentata dal totale di redditi suindicati, eccetto quelli che sono soggetti all'applicazione delle ritenute o ad altri tipi di tasse (ad esempio, tasse di successione, donazione, eccetera), dedotte le partite deducibili a norma di legge, quali, ad esempio, i contributi sociali e di assicurazione, o l'importo di 300 Sk per ogni mese di calendario quale rimborso parziale delle spese relative alle prestazioni di lavoro.

La base imponibile per i redditi delle persone fisiche provenienti dall'esercizio dell'impresa e dall'esercizio di altre attività di lavoro autonomo, viene stabilito in modo analogo ai redditi delle persone giuridiche. Per i redditi provenienti dall'affitto, nonché per altri redditi, la base imponibile è rappresentata in genere dal profitto, dedotte le spese giustificate e sostenute con l'obiettivo di produrre il profitto stesso.

Anche per la tassazione delle persone fisiche, a decorrere dal 1° gennaio 2004, è stata introdotta un'aliquota unica (flat rate) del 19 per cento, generando un considerevole risparmio d'imposta per i percettori di redditi superiori alle 90mila SK rispetto al sistema a scaglioni in vigore sino al 31 dicembre 2003 (tuttavia, la progressività del sistema è salvaguardata dalle detrazioni d'imposta) e che si ripropone nella seguente tavola:
Da 0 a 90.000 = Imposta 10%
Da 90.000 a180.000 = Imposta 9.000 + 20% della parte eccedente le 90.000 corone
Da 180.000 a 396.000 = Imposta 27.000 + 28% della parte eccedente le 180.000 corone
Da 396.000 a 564.000 = Imposta 87.480 + 35% della parte eccedente le 396.000 corone
Da 564.000 e oltre = Imposta 146.280 + 38% della parte eccedente le 564.000 corone

Il periodo d'imposta per l'applicazione dell'imposta sui redditi delle persone fisiche è costituito dall'anno solare.
Il sistema prevede che sia liquidata e pagata da parte del contribuente la relativa imposta annuale, provvedendo in quella sede altresì allo scomputo degli acconti versati in corso d'anno.

Volendo considerare, come si è detto all'inizio, gli incentivi approvati al fine di favorire gli investimenti, occupiamoci delle agevolazioni agli investimenti.

Secondo la legge 565/01, gli incentivi consistono in aiuti di Stato per gli investimenti iniziali e per i nuovi posti di lavoro creati medianti tali investimenti; in particolare, sono finanziati gli acquisti di beni materiali e immateriali necessari per l'avvio della produzione di beni o la fornitura di servizi, per l'espansione di attività già esistenti o per l'acquisizione di una società.
Tali aiuti sono erogati sotto forma di:
1. agevolazione sull'imposta sui redditi delle persone giuridiche. Consiste nella riduzione delle imposte per un periodo di dieci anni, a partire dalla prima dichiarazione dei redditi derivanti dalle attività oggetto di finanziamento, nei limiti individuati dalla legge con riferimento ai diversi tipi di attività. La riduzione si applica anche alle attività già esistenti alla data del 1° dicembre 2001, che siano oggetto di incentivi per la riqualificazione e l'ammodernamento
2. contributo per i nuovi posti di lavoro. L'agevolazione consiste in un contributo erogato mensilmente il cui ammontare dipende dal tasso di disoccupazione della regione nella quale sono creati i nuovi posti di lavoro. La banda di oscillazione per il credito è compresa tra le 30mila SK, per le zone con disoccupazione fino al 10 per cento, e le 160mila SK, per le zone con disoccupazione superiore al 30 per cento.
3. contributo per la riqualificazione di lavoratori assunti nei nuovi posti di lavoro. L'agevolazione si traduce in un contributo che ammonta a 100mila SK per ogni lavoratore riqualificato e assunto, dopo il periodo di formazione, per almeno un anno.

Altra agevolazione che si può richiedere, è quella prevista dalla legge del 2001 in tema di parchi industriali, in base alla quale è prevista la possibilità di ricevere contributi per la costituzione di aree in cui almeno due imprenditori abbiano impiantato attività produttive o di servizi. In concreto, il progetto di costituzione del parco industriale è presentato da un'amministrazione locale e deve contenere l'indicazione del tipo di produzione prevista, dell'ubicazione, dei dettagli catastali, nonché le lettere di intenti degli imprenditori che desiderino inserirsi all'interno del parco.
Il ministero dell'Economia, esaminati i vari progetti presentati, definisce una graduatoria e provvede all'erogazione dei contributi. In particolare, la legge prevede la concessione di contributi fino al 70 per cento a carico dello Stato, per l'acquisto del terreno e le opere di urbanizzazione; se si tratta di affitto di terreni, il contributo è del 70 per cento sull'affitto concordato per i primi dieci anni. Il residuo 30 per cento rimane a carico dell'amministrazione locale. Per incentivare la presentazione dei progetti, è in corso di approvazione una nuova legge che dovrebbe innalzare al 95 per cento la quota a carico dello Stato, con conseguente riduzione al 5 per cento di quella a carico dei Comuni, nonché la possibilità di costituzione del parco anche con la presenza di una sola impresa.
Una volta concesso il contributo, i lavori nel parco industriale devono essere iniziati entro due anni.
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